SEMPLICEMENTE IO!!!

Post N° 598


GRAVINA - Non sono morti subito Francesco e Salvatore. "E' stata una fine orribile", ammette il procuratore. I corpi dei due bambini erano lontani dall'imboccatura del pozzo, li hanno trovati in posizione fetale, distanti l'uno dall'altro sei, sette metri. Uno dei due corpi non aveva le scarpe ai piedi: erano slacciate e abbandonate in modo ordinato vicino al corpo. Forse se l'era sfilate per tentare di risalire la parete. Terrorizzati, sicuramente feriti, sono stati vinti dalla morte senza che nessuno sentisse i loro lamenti. Tutti elementi che lasciano credere agli investigatori che i due bambini al momento della caduta nella cisterna erano ancora vivi. I poliziotti c'erano già stati in quell'edificio, due anni fa, molto prima che la caduta accidentale di un tredicenne, ieri pomeriggio, svelasse quell'orrore. Gli agenti avevano ispezionato il cortile e il casolare ma non si erano accorti che ai piedi del pozzo interno, nella cisterna asciutta che un tempo raccoglieva l'acqua potabile, c'erano i corpicini di Ciccio e Tore. Il questore lo ha ammesso: "Le verifiche sono state fatte anche in quella zona, tanto che il personale aveva segnato il passaggio con una vernice particolare". Francesco e Salvatore erano sei piani più in basso ai piedi di uno stretto cunicolo di un metro per un metro. Per tutta la notte gli operai hanno lavorato con martelli pneumatici e motoseghe per aprire un varco meno insidioso alla cisterna dove si trovavano i resti dei due fratellini. Gli esperti della polizia nella raccolta delle tracce hanno fotografato ogni angolo di quella cisterna; poi è stata la volta del medico legale. Infine i miseri resti sono stati raccolti in due bare di alluminio e portati all'istituto di medicina legale di Bari dove domani, un pool di cinque anatomopatologi inzieranno gli esami per avere la certezza dell'identità dei cadaverini e tentare di risolvere il giallo della morte: uccisi o vittime di un incidente? Il procuratore capo della Repubblica Emilio Marzano assicura che "l'impianto accusatorio contro il padre per ora rimane. Non abbiamo elementi tali che ci consentano di ripensarlo". Lo ha detto anche il questore: "Le accuse contro Filippo Pappalardi non cambiano. Non è una questione di principio perché finora parliamo di indizi molto gravi". Dal 27 novembre scorso, il padre dei due fratellini è detenuto con l'accusa di duplice omicidio volontario e occultamento di cadaveri. Lui si dichiara da sempre innocente ma la "giustizia" sommaria dei detenuti l'ha già condannato. Recentemente è stato trasferito dal carcere di Bari a quello di Velletri perché c'era il fondato sospetto che gli altri detenuti volessero fargli pagare il presunto omicidio dei figli. E' rinchiuso nella cosiddetta sezione "protetti" dove viene recluso chi è accusato di delitti particolarmente efferati. l'uomo ha appreso del ritrovamento dei cadaveri dei suoi figli dalla tv in cella: secondo quanto riferiscono alcune fonti, non avrebbe avuto particolari reazioni. "L'avevo sognato che Ciccio e Tore erano finiti in un precipizio", ripete la mamma dei fratellini. Ha trascorso la notte a Gravina Rosa Carlucci: "Non mi muovo di qua. Ho il diritto di vederli morti visto che me li hanno strappati in vita", ma ieri sera gli agenti non le hanno permesso di avvicinarsi al cascinale abbandonato. Quando i carri funebri sono usciti dal cortile della casa questo pomeriggio, la gente affacciata ai balconi ha salutato con un applauso il passaggio dei feretri. Rosa non c'era: "Non ce l'ha fatta a sopportare l'assedio delle telecamere", ha detto una conoscente.