Caterina Saracino

Incipit di romanzi famosi 11: "Acciaio" (S. Avallone)


 
"Acciaio" di Silvia Avallone è stato un caso editoriale, che piaccia o no, e per mesi abbiamo visto paginoni pubblicitari su quotidiani e riviste, abbiamo letto recensioni, polemiche a proposito del romanzo, fino al giorno del Premio Strega, quando per quattro soli voti la Avallone non ha beccato il premio al primo colpo ("Acciaio" è il suo esordio).Confesso, quindi, di avere avuto una grande curiosità in merito a questo libro, anche se l'ho appagata in ritardo, visto che ho letto "Acciaio" solo il mese scorso, anzi, devo andare a restituirlo alla biblioteca...La Avallone sa il fatto suo e ha un suo stile, il problema è che secondo me cade spesso nella trappola dello stereotipo, e ancora più spesso in sviste grossolane che mi hanno fatto restare a bocca aperta, considerato che la Rizzoli ha fior di editor.L'amaro vero, però, arriva alla fine: c'è una tragedia che passa praticamente sotto silenzio (da parte della scrittrice) quand'era proprio lì che l'aspettavo "al varco".Insomma, io credo che la Avallone possa dare molto di più, forse "Acciaio" non era la storia giusta.Inizia così:Nel cerchio sfocato della lente la figura si muoveva appena, senza testa.Uno spicchio di pelle zoomata in controluce.Da "Acciaio" di Silvia Avallone (Rizzoli)