Caterina Saracino

La Psicosi da Cibo Tossico


Risale ormai a un mese fa il servizio della bravissima Nadia Toffa mandato in onda a Le Iene, dove si parlava della Terra dei Fuochi, ossia di una parte della Campania (zona Napoli - Caserta) dove per decenni sono stati sversati rifiuti tossici dalla mafia. Su quegli stessi terreni contaminati i contadini hanno continuato a coltivare, perché giustamente non potevano saperlo, e i costruttori a edificare. Ma adesso che la storia è venuta fuori e che i tumori stanno aumentando a macchia d'olio, la psicosi tra la gente si è diffusa.Io stessa quando vado al supermercato controllo la provenienza dei cibi ed evito di comprare prodotti che siano stati fatti in Campania. E devo dire che spesso è difficile: ad esempio, per quanto riguarda pelati e salse, direi che l'80%, se non di più, della produzione arriva da lì. Valfrutta dovrebbe essere sicuro perché arriva da altre zone, si spera non contaminate, e quindi ho notato che tantissima gente adesso compra i prodotti Valfrutta. Guardacaso sono settimane che cerco i pelati Valfrutta nel mio supermercato "di fiducia" e non li trovo, mentre tutti gli altri pelati sono lì sullo scaffale...Sarà un caso? Non credo proprio.Ora, però, qual è il problema? Logico: non tutti i prodotti della Campania sono effettivamente tossici, ma noi cosa possiamo saperne? I consumatori hanno messo una croce nera sopra i cibi provenienti dalla Campania, non sapendo giustamente quali zone siano contaminate e quali no, ma questo sta creando notevoli danni alle aziende "pulite". La psicosi si è abbattuta in modo particolare sulla mozzarella di bufala, che ha subito un crollo spaventoso nelle vendite.Come risolvere il problema? La soluzione sarebbe quella di divulgare una MAPPA COMPLETA delle zone a rischio e diffondere i nomi delle AZIENDE SENZA SCRUPOLI che comprano le materie prime da queste zone A RISCHIO TUMORI.Ma questa è l'Italia, bellezza, e noi consumatori non abbiamo il diritto di sapere la verità perché si preferisce PROTEGGERE I CRIMINALI.Foto: source