Ormai è passato un po' di tempo, ma trovo doveroso pubblicare un aggiornamento della vicenda che ha riguardato lo scrittore Tiziano Scarpa e il suo romanzo "Stabat Mater", vincitore del Premio Strega nel 2009.Nel 2011,
in questo post, avevo riportato le accuse di "elaborazione creativa non consentita" mosse dalla scrittrice albanese Anila Hanxhari, che aveva proposto all'Einaudi "Maria delle caramelle", la cui storia era simile a quella raccontata da Scarpa.Ebbene, ho appreso solo pochi giorni fa, da fonti certe, che una sentenza risalente all'agosto 2013 ha condannato con l'infamante articolo 96, per "mala fede o colpa grave", chi aveva portato in tribunale Tiziano Scarpa. Lo scrittore dovrà anche essere risarcito per il grave danno subito (a livello soprattutto morale).La notizia mi ha molto sollevata, in particolare perché "Stabat Mater" è un romanzo che ho amato molto, e all'epoca queste accuse all'autore mi avevano sinceramente amareggiata.Sono quindi molto contenta di sapere, anche se a distanza di due anni dalla sentenza, che il caso sia chiuso.È sempre bello quando la verità viene a galla!