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Caterina Saracino

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Eva Ionesco Denuncia la Madre per le Foto Hot da Bambina

Post n°444 pubblicato il 13 Novembre 2012 da infoigi
 

 

Sono rimasta molto colpita dalla storia di Eva Ionesco, oggi 40enne, che quando era bambina è stata fotografata dalla madre, Irina Ionesco, molto poco vestita - se non nuda - e in posizioni compromettenti.

Alcune delle foto, che potete trovare su Google, sono state addirittura pubblicate sulle riviste erotiche Penthouse e Playboy negli anni '70, quando Eva aveva appena 11 anni.

Oggi Eva, che si è sentita violata nella sua innocenza, ha deciso di portare in tribunale la madre, chiedendo anche un risarcimento di 200mila euro (troppo pochi, secondo me).

L'avvocato di Eva, Jacques-Georges Bitoun ha dichiarato:

"Come si può aprire le gambe di una bimba di 4 anni e scattare una foto? Se arte è scattare una foto in queste posizioni, io non capisco nulla di arte."

Rene-Jean Ullman, il legale della madre, ha invece obiettato che gli anni '70 erano un'epoca "più permissiva" e ha Eva ha portato in giudizio la madre solo a causa del suo presunto odio verso di lei.

Io sono dalla parte di Eva. I bambini sono bambini, e ci sono cose che non si possono fare nemmeno nel nome dell'arte, sempre che di arte si tratti.

 

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Commenti al Post:
cineciclista
cineciclista il 13/11/12 alle 15:01 via WEB
1. Quando l'avvocato della madre di Eva Ionesco afferma che gli anni '70 erano più “permissivi”, intende dire che non esisteva in molti paesi una legislazione contro quella che oggi definiamo pedo-pornografia, e dunque alla famosa fotografa Irina non può essere ascritto alcuno specifico reato contemplato nei codici penali e civili di allora. Probabilmente su questo la spunterà e, in ogni caso, si può arrivare sempre a una “ragionevole” transazione legale tra le parti, dato che la cifra richiesta non sembra poi così astronomica. Rimane il fatto etico e artistico...
 
cineciclista
cineciclista il 13/11/12 alle 15:02 via WEB
2. Non c'è dubbio che una concezione dell'arte come suo sfruttamento a meri fini economici non può che portare anche allo sfruttamento umano, soprattutto di chi, come i bambini, può essere docilmente indotto alla propria volontà e ai propri intenti “artistici”. Irina Ionesco, dalla pittura era passata alla fotografia e, all'interno di questa, aveva scoperto che quella di tipo erotico le faceva vendere molto. La figlia Eva le metteva a disposizione la facile occasione di spingere ancora di più il margine erotico e conseguentemente quello economico. Grazie a quelle foto, Eva divenne poi attrice di un film di Polanski a soli 11 anni. Che anche il regista Polacco sia poi stato accusato e condannato per una scabrosa vicenda erotica con una minorenne, sembra chiudere perfettamente il cerchio.
 
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