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Caterina Saracino

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Cannes 2012: Ci Sarà Anche Jeremy Irons

Post n°416 pubblicato il 10 Maggio 2012 da infoigi
 

 

Il Festival di Cannes 2012, 65a edizione, sta per aprire i battenti (dal 16 al 27 maggio).

Purtroppo in lizza non c'è alcun titolo italiano, ma sarà comunque un'edizione interessante, che si aprirà con "Moonrise Kingdom" e che vedrà in gara "To Rome with love" di Woody Allen, "On the Road", "Killing Them Softly" con Brad Pitt e altre pellicole.

Si attende anche l'arrivo di Jeremy Irons, il mio attore preferito, che è tra i protagonisti di "Trashed", un documentario sull'inquinamento ambientale.

 

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Commenti al Post:
cineciclista
cineciclista il 10/05/12 alle 15:18 via WEB
Qualche anno fa mi hanno chiesto di scrivere un articolo che analizzasse il cartellone dei film in programma al festival di Cannes. Non era solo una rassegna di film di alto o medio livello ma un preciso programma di politica cinematografica e attenzione internazionale della Francia nei confronti di altre cinematografie, soprattutto minori. Attenzione fatta di attiva partecipazione, attraverso finanziamenti, coproduzione, distribuzione, ecc. Per dire che le qualità per rinnovare il proprio cinema, la propria cultura, le si vanno a cercare e le si aiuta ad esprimersi dappertutto in giro per il mondo. E c’erano anche grandi produzioni realizzate con gli altri paesi europei e anche con gli Usa. Insomma, una vera “buona visione” e non strettamente cinematografica.
 
 
infoigi
infoigi il 11/05/12 alle 11:08 via WEB
Ciao Riccardo, domanda: per il Festival di Venezia non si può dire lo stesso?
 
   
cineciclista
cineciclista il 11/05/12 alle 21:52 via WEB
1. È semplice: dei film in cartellone non bisogna soltanto guardare gli attori e gli autori ma anche le produzioni, coproduzioni e distribuzioni. Per fare una attiva politica cinematografica su scala planetaria ci vuole un sistema-paese e organismi culturali ed economici, con investimenti di lunga portata, in grado di realizzare al meglio quella politica.
 
cineciclista
cineciclista il 11/05/12 alle 21:53 via WEB
2. Ti risulta che il nostro Paese o un suo organismo istituzionale si dedichi strategicamente a questo compito? E con quali soldi sei i fondi alla cultura e al cinema sono stati letteralmente decapitati? Un conto è fare una buona selezione di film internazionali da presentare a un Festival, un altro selezionarli dopo averne sostenuto con lungimiranza strategica la possibilità concreta di realizzazione e circolazione...
 
cineciclista
cineciclista il 11/05/12 alle 21:57 via WEB
3. Certo anche i nostri produttori realizzano delle coproduzioni sul piano europeo, perché ciò è incentivato dal fondo “Euroimages”, ma questo ha poco a che vedere con una attiva partecipazione, influenza e sagace visione d’insieme di un grande e dinamico Paese moderno.
 
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