Passi nel mondo

16/08/2004 Malesia - Malacca


Siamo arrivati in Malesia il 16 agosto e ci siamo subito diretti a Malacca, città storica dove ci sono un sacco di musei marittimi e sulla cultura e la storia malese. Questa nazione e stata sottomessa ad altri stati dal 1511 fino al 1957. Prima i portoghesi, poi gli olandesi, poi gli inglesi, poi i giapponesi durante la seconda guerra mondiale e infine di nuovo gli inglesi fino al ‘57, quando la malesia e diventata finalmente uno stato indipendente. Il 31 agosto si festeggia il Merdeka day, l’anniversario dell’indipendenza, ma gia dal nostro arrivo ci sono bandiere ovunque. Appena arrivati abbiamo noleggiato delle biciclette per girare meglio la città e in centro ci siamo imbattuti in un’incredibile parata celebrativa con bambini vestiti in rosso bianco e blu e adulti con le bandiere... Pensavamo che fosse l’apertura delle celebrazioni, invece abbiamo scoperto dalla padrona della nostra guest house che si trattava di una "prova" per la festa vera del 31... L’indipendenza per loro è ancora qualcosa che va veramente celebrato! Ci sono bandiere ovunque, sulle macchine e alle finestre di tutti gli edifici e la gente non fa altro che parlare di questa festa. Non c’è paragone con l’ indifferenza per le nostre feste nazionali o il modo in cui noi diamo per scontata la nostra libertà... Essendo stata un punto di passaggio molto importante per la navigazione, la Malesia è poi una terra dove si mescolano moltissime nazionalità. A parte i discendenti dei “coloni”, la maggior parte della popolazione è di origine cinese e c’è anche una minoranza indiana. Per questo per strada si mescolano vestiti templi e cerimonie. La nostra guest house era nel quartiere cinese. La prima sera abbiamo visto un sacco di gente per strada davanti alla propria casa o al proprio negozio che bruciava incenso e carta e persino soldi, davanti a piatti colmi di riso e frutta e verdura. Sempre la padrona della nostra guest house (gran chiacchierona ma anche fonte di inesauribili informazioni) ci ha spiegato che quella era la sera degli spiriti. Si crede infatti che in quella notte gli spiriti dei morti tornino dall’aldilà per riversarsi nel mondo dei vivi. La gente allora mette incenso e offerte perché gli spiriti si sazino al di fuori delle abitazioni, non entrino a disturbare il sonno dei vivi e ritornino al loro posto in modo pacifico.