perlopiù gioco con la scolorina

quelli della saint martin's continuano a chiamarmi sarah.tutti a londri mi chiamano saraH.seeeeraaaaaaaaaHHHH.neanche il tempo di arrivare e ho gia cambiato identità.come i supereroio i latitanti.fico.

sarebbe squallido per me restare in un posto dove non ho piu' niente che voglio imparare e  faccio sempre gli stessi errori, meglio andare a farne di nuovi da qualche altra parte.

in uno studio televisivo, ho conosciuto una persona.abbiamo parlato e discusso per un indeterminato periodo di tempo.al termine mi sentivo un po' come zoolander, quando si specchia nella pozzanghera e si chiede"chi sono mai?"(e la pozzanghera gli risponde "beh, non lo so")

a un certo punto della mia vita, ho come perso di vista le cose belle.poi le ho ritrovate, ma quanto tempo ho perso.espongo le mie braccia grigie alla fredda luce del sole, seduta di fronte alla fontana,mentre il vento raffredda la mia tazza di the.gli iris profumano di aprile.

addormentando sul divano.mi e' venuta in mente di quell'unica volta in cui ho dormito su quell'altro divano, quello che ormai non esiste più.con sopra la coperta bianca e nera e sorretto dalle cassette di legno.ma comodissimo.ricordo quella notte come una delle nnotti nelle quali ho dormito megliosul divano dove mi sono seduta un sacco di…

sul tram c'era una comunita' di disabili.due di loro in carrozzina parcheggiati di fronte a me nel metro quadro che gli spetta di diritto sul 14.ripiegati su se stessi con lo sguardo perso altrove.mi domando che tipo di consapevolezza abbiano.se sia simile alla nostra e se comporti sofferenza..e che tipo di sofferenza?non posso dire di…

the only thing that helps is sleep.unconditional loveor death.selfish people commit suicidethe rest sufferalienate themselvesand pretend to give a shit.

tutto quello che ho detto.

di Elizabethtown che mi ha scioccata.ho una personalita' schifosamente banale.e' brutto riconoscersi in qualcun'altro.non sopporto le persone che mi assomigliano, perche' me lo ricordano continuamente.