LA VITA COS'E'???

Torna la paura, muove forti scosse in Emilia. Sette morti, migliaia di sfollati


Guarda la galleryTorna la paura in Emilia. Nella notte si sono verificate altre tre scosse di oltre 3,5 di magnitudo. Le scosse piu' forti sono state avvertite intorno alle 3 e alle 4 di questa notte nelle zone fra Mirandola, San Felice e Finale Emilia, le stesse cittadine piu' colpite dal terremoto che domenica ha provocato sette vittime. Per tutta la giornata di domenica le scosse si sono ripetute non dando tregua ai cittadini che per la paura hanno preferito i centri di accoglienza alle loro case, nonostante non fossero danneggiate. Migliaia di sfollati, moltissimi dormono in macchina, la Protezione Civile ha preparato posti letto per 4500 persone. Intanto il presidente del Consiglio Mario Monti, dopo aver partecipato alla cena del vertice Nato, ha lasciato Chicago diretto in Italia, dopo le 22 ora locale (le 5 del mattino in Italia). E' quanto riferiscono fonti della delegazione italiana.ZONE ROSSE IN DECINE DI COMUNI - Si moltiplicano le 'zone rosse' nei tanti centri storici dei piccoli comuni a cavallo fra le province di Modena e Ferrara colpiti dal terremoto di ieri. Mirandola, Massa Finalese, San Felice, Sant'Agostino, Finale Emilia, sono solo alcuni di questi. Chiusure rese necessarie dai ripetuti crolli dei palazzi piu' antichi. A Sant'Agostino, in provincia di Ferrara, si e' aperta una voragine di venti metri sulla facciata laterale del municipio e le continue scosse provocano ancora crolli. Stesso problema a Finale dove con la scossa di ieri pomeriggio e' venuta giu' una torre. A Massa finalese il centro e' stato chiuso al traffico bloccando cosi' la strada per Mirandola. I cittadini dei centri storici sono stati trasferiti nei centri di accoglienza allestiti in tutti i palazzetti dello sport nei comuni piu' grandi o nei molti alberghi della zona.GABRIELLI: CROLLO TDI ETTI E CAPANNONI FA PENSARE - "Che nel 2012 crollino coperture di capannoni costruiti negli anni 2000 deve fare riflettere piu' di tante altre cose". Lo ha detto il prefetto Franco Gabrielli, capo dipartimento della Protezione Civile, intervenuto alla trasmissione del mattino di Rai Radio 1 'Prima di Tutto' nello stilare un bilancio a ventiquattro ore dal terremoto che ha colpito la provincia di Ferrara. Gabrielli ha rivolto la sua attenzione sui danni subiti dalle strutture industriali e puntato il dito contro metodologie costruttive che pur nel rispetto delle norme antisismiche, hanno prodotto il collasso delle strutture. Nel quadro complessivo delle strutture colpite dal sisma, Gabrielli ha riferito che "da stamane inizieranno le verifiche statiche delle abitazioni civili che non hanno subito gravi danni. A registrare i danni maggiori e' stato il patrimonio artistico e storico".