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Influenza, "6 mln di italiani a letto. Fondamentale il vaccino. Rischio morti"


Mercoledì, 5 settembre 2012 - 14:13:00
"Con l'autunno, puntuali, arrivano i primi malanni di stagione. Sono già 80mila gli italiani con sintomi para-influenzali (mal di gola e naso chiuso) in queste settimane di sbalzi termici. Ma la vera influenza arriverà dopo Natale e quest'anno l'intensità sarà medio-alta".Lo spiega ad Affaritaliani.it il virologo Fabrizio Pregliasco (Università di Milano), anche se premette: "Come per le previsioni meteo, dovremo anche noi rivedere queste prospettive mano a mano che si avvicina il periodo a rischio. Per esempio, stiamo aspettando di vedere come si sta evolvendo la situazione in Australia perché ci dà sempre un'idea di come sarà da noi".Professore, quanti e quali virus sono in arrivo? "Saranno tre. Al ceppo virale pandemico del 2009 (il virus A/H1N1), che continua il suo percorso e va a diffondersi ulteriormente in chi non ne è stato colpito, si aggiungono due nuovi ceppi piuttosto aggressivi: un ceppo H3N2 e un ceppo B. Quest'ultimo in particolare, considerato un virus 'di spalla', è abbastanza variato rispetto al passato e da coprimario quest'anno diventa co-protagonista".Quanti italiani saranno colpiti? "Aspettiamoci tra i 4 e i 6 milioni di italiani a letto. Il periodo più grave sarà da Natale in poi, perché l'influenza ama il freddo intenso. Se l'inverno sarà particolarmente rigido, la stagione influenzale sarà ancora più intensa".   Quali sintomi? "Quelli della 'vera' influenza: inizio brusco con febbre elevata, dolori muscolari e articolari, sintomi respiratori tra cui soprattutto una tosse secca".Come consiglia di prepararsi? "Voglio fare una raccomandazione stringente sull'importanza del vaccino, soprattutto per persone di una certa età e soggetti fragili, ma non solo. Dal 2009 in poi c'è stata una perdita ingiustificata di fiducia nella sua efficacia. Se in passato si era arrivati a una percentuale massima del 64-65% di vaccinati, in particolare tra gli anziani, poi la percentuale è calata anche del 7-8%. La polemica sulla pandemia, poi sgonfiatasi, ha sminuito la rilevanza del vaccino. Invece, se un singolo fatica a vederne l'importanza, perché 'abituato' a sopportare influenze banali, avere 4-6 milioni di italiani ammalati significa considerare anche la possibilità di morti. Se per un adulto sano l'influenza può essere poco più che una stupidaggine o un fastidio, in un anziano il virus fa aggravare condizioni di salute di base magari già precarie".Maria Carla Rota