Satine Rouge

Back again


Sono tornata in Italia, come sempre, nonostante i vagheggiati propositi di migrazione primaverile.Mi frega la nostalgia del gatto, fondamentalmente. Magari sarà per la prossima volta.Tra la tante cose negative della fine di una vacanza, oltre a quella ovvia di tornare qui e leggere le notizie su ciò che accade nel nostro Paese, c'è anche il fatto di ritrovarsi da fare tutte quelle cose che si erano rimandate prima della partenza al grido di: "le faccio quando torno, adesso non ho voglia".Perché invece quando torni ne hai proprio tanta di voglia, di pulire, stirare, spolverare. Ne hai così voglia che preferiresti risolvere tutto dando fuoco alla casa.Purtroppo la benzina costa, quindi ti rassegni e ti rimbocchi le maniche (davvero, mica come Bersani).In aggiunta a ciò che hai lasciato indietro prima di partire, però, ti ritrovi anche con i bagagli da disfare. Poco male, in fin dei conti siamo stati via tre giorni, in due, con un bagaglio a mano a testa. A questo punto, pero, scopri che in ciascuno di quei bagagli a mano, non si sa bene in che modo, forse con un Incantesimo Estensivo Irriconoscibile stile Hermione Granger, c'era stipato l'impensabile. Ovviamente per la maggior parte si trattava di roba inutile e quindi non utilizzata durante le vacanze, ma comunque ora ti tocca rimetterla tutta a posto, sempre che un posto ce l'abbia mai avuto.Un posto lo devi trovare anche per le cazzate nuove che ti sei riportata dal viaggio e, a parte la solita calamita da appiccicare alla porta del frigorifero, per il resto, non hai idea di dove cacciarle, quindi apri un cassetto a caso e inguatti tutto lì, tacitando la coscienza con un pensiero tipo: "ma sì, tanto la prossima setitmana risistemo i cassetti".Certo, come no.Finché non scoppiano con la stessa potenza di una bomba nucleare all'idrogeno, col cazzo che li sistemi.Alla fine della giornata, dopo un meritato bagno rilassante, ti siedi al computer per raccontare con la tua solita verve, il tuo slito sense of humor, la tua solita intelligenza (tutti e tre pari a zero) qualcosa della tua avventura bruxelloise.Solo che ti accorgi che per oggi hai già scritto abbastanza minchiate, quindi, tutte le altre, le riservi per i prossimi giorni.Tanto, per fortuna (o purtroppo, a seconda dei casi), le minchiate non hanno data di scadenza.