Satine Rouge

I sogni son desideri


Ieri sera, non so bene a partire da che genere di discorso, l'Eroe ed io ci siamo trovati a parlare di sogni.Non nel senso di desideri e aspettative, nel senso di sogni, quelli che si fanno quando si dorme.Che poi forse sono la stessa cosa, cioè i sogni notturni sono le poriezioni inconsce delle nostre aspirazioni diurne, come magari direbbe Freud, oppure i sogni son desideri, come direbbe la fata Smemorina.Va beh, lasciamo stare, comunque, dicevo, parlando di sogni e raccontando alcuni sogni fatti più o meno recentemente, mi sono resa conto di come sia più facile ricordare sogni brutti, angoscianti, addirittura spaventosi, rispetto a sogni belli e rassicuranti.Per dire, mi ricordo perfettamente di aver sognato più volte insetti schifosi che mi assalivano, ma non mi ricordo di aver mai sognato di trombare con Ewan McGregor. Magari perché non l'ho mai sognato (peccato), ma magari è solo che non ricordo di averlo fatto (peccato comunque).Secondo l'Eroe dipende dal fatto che i brutti sogni ti lasciano un'impressione più marcata, proprio perché scavano nelle tue paure e insicurezze, quindi tendi a ricordarli più facilmente.Può essere, ma io ho un'altra teoria.Apparentemente, ti verrebbe da pensare che sia meglio ricordarsi i bei sogni che non quelli brutti. Sembra una cosa logica, a prima vista.Se però ci rifletti bene, quando ti svegli ricordando un brutto sogno, pensi "meno male, era solo un sogno" e ti senti sollevato, sei felice che sia finito e di esserti svegliato scoprendo che non era vero.Invece, quando fai un bel sogno, e ti svegli ricordandolo, pensi "peccato, era solo un sogno" e ci rimani anche male.Quindi, in sostanza, meglio svegliarsi felici di essere usciti da un brutto sogno, che svegliarsi delusi rendendosi conto che il bel sogno era solo tale.Come ho sviluppato una simile rivoluzionaria teoria?Pensando a quanto rimarrei male svegliandomi dopo aver sognato di trombare con Ewan McGregor.