Satine Rouge

Quattro mesi


Meno male che è finito.E non credevo che sarei mai arrivata a penserlo.Di che parlo?Del corso di pattinaggio su ghiaccio.Da non credere, vero?Io, che ho fatto cadere le palle al mondo con l'argomento, tra gare olimpiche, autografi di idoli, spettacoli visti e fatti... ora sono proprio contenta che il corso di quest'anno sia finito.Non che il pattinaggio non mi piaccia più, ci mancherebbe, ma tutto quel che è successo, durante le ultime settimane, inerente al saggio di fine corso, è riuscito a spegnere il mio entusiasmo.Infinite discussioni che non portano da nessuna parte, insegnanti poco più che bambine che si contendono le luci della ribalta (manco dovessero competere con Yu-Na Kim per l'oro olimpico), corsisti menefreghisti che una volta ci sono alle prove e tre volte no, corsisti troppo esaltati che si credono talenti incompresi sbocciati troppo tardi.Siete ridicoli.Tutti, dal primo all'ultimo.E detto da una che non sapeva nemmeno più il nome di sua sorella dopo aver incontrato Lambiel dovrebbe farvi riflettere.Almeno però so perché faccio (facevo?) il corso di pattinaggio: per divertirmi, per praticare uno sport che adoro, pur sapendo di essere scarsa (di più: indecentemente scarsa).Con la consapevolezza che la gente che va alle Olimpiadi è un altro pianeta, da ammirare, non da emulare.E voi siete riusciti a farmi perdere l'entusiasmo che avevo.Bravi.Ci sono quattro mesi o giù di lì prima che i corsi ricomincino e ho tutto il tempo di sbollire, passare oltre e ricominciare.Dovessi farlo ora, però, direi: no, grazie, io passo. Col pattinaggio ho chiuso.Chissà se basteranno quattro mesi a farmi cambiare idea.