Satine Rouge

Cattiverie non proprio gratuite


Poi ci si stupisce che i campioni d'incasso delle stagioni cinematografiche italiane siano i cinepanettoni di De Sica & company.A vedere la cultura e lì'intelligenza dello spettatore medio, ci si stupisce meno di questo fatto. Quasi si riesce a farsene una ragione, perchè ci si accorge che da tal rappresentanza del genere umano non è che ci si possa aspettare grande passione per qualcosa di anche solo minimamente più intelligente.Alcuni esempi di dialoghi alla biglietteria di un qualsiasi cinema d'Italia, a supporto della mia teoria, tutti rigorosamente presi dalla mia personale esperienza lavorativa. Tra virgolette il dialogo, tra parentesi il mio pensiero."Vorrei dei posti centrali, però di lato"(Questa sì che è chiarezza di idee)"E questo Volver cosa sarebbe?""L'ultimo film di Pedro Almodovar""E chi è?"(Uccidetemi, vi prego)"Due biglietti per Apocalypse Now" (Spiacente, sei in ritardo di qualche decennio. Se vuoi c'e Apocalypto)"Ma è più bello Olè o Natale a New York?""Mi spiace, non ho visto nessuno dei due"(Il mio neurone ha una sua dignità)"Il volume in sala era troppo alto""Beh, guardi, si può intervenire, ma minimamente...""Ma per favore! Non mi venga a dire che non c'è la manopola del volume"(No, però abbiamo un telecomando in dotazione per ogni spettatore in sala. E se non le piace il film può anche cambiare canale. Su Canale 5 trova il Grande Fratello)"Scusi, ma qui c'è un errore. Questo film c'è scritto che c'è alle 18 e anche alle 18.30""Perchè è in programmazione in due sale""Aaaaahhhhh. Ho capito. Ecco perchè. Questa sì che è una spiegazione"(Eh, sì, sono soddisfazioni. Pensi che io mi sono dovuta laureare con 110 e lode per arrivarci)