Satine Rouge

Hannibal Lecter - Le origini del male


Non ero convinta di vedere questo film.Sono sempre stata una gran fifona, non ho mai visto un horror in vita mia, l'idea solo di guardare una scena de L'Esorcista non mi fa dormire di notte e, guarda caso, ho sempre considerato Il Silenzio degli Innocenti il film pių terrificante mai visto in vita mia.Poi ho ceduto, per tre motivi:1) Avevo un paio d'ore da passare al cinema ed era l'unico film che potevo vedere in base agli orari disponibili2) Giovedė ho visto due film, un biopic e una commedia romantica, e sono riuscita a piangere per entrambi. Cosė mi sono detta che forse era il caso di tentare con un genere che, al massimo, mi avrebbe dato il voltastomaco3) Era ora di dimostrare a me stessa che in fondo non sono cosė fifona come mi raccontoDunque, eccomi in sala a vedere come Hannibal divenne The Cannibal.E sono rimasta stupita.In primis perchč non mi ha per nulla terrorizzato. Forse il mio giudizio su Il Silenzio degli Innocenti (un film che mi piace moltissimo e ho visto pių volte, tra l'altro) č offuscato dal fatto di averlo guardato per la prima volta quando ero solo una ragazzina (ecco un vantaggio dell'aver abbondantemente superato i 18 anni...).Certo, le scene macabre non si risparmiano, ma non mi ha neppure dato il voltastomaco.Ero troppo presa dal coinvolgimento psicologico con il demoniaco protagonista.E qui la mia teoria sull'importanza primaria del cast per la bellezza di un film trova la sua pių evidente esplicazione.Perchč Gaspard Ulliel, ventiduenne francesino molto noto in patria, ma da noi praticamente sconosciuto, č la scelta migliore che avrebbero potuto fare per dare volto al giovane Hannibal.La scintilla luceferina nel suo sguardo incorniciato da delicati lineamenti ti entra dentro immediatamente.E non riesci a fare a meno di vivere il suo dramma e il conseguente orrore.