Satine Rouge

La Promessa dell'Assassino


Negli ultimi tempi ho visto diversi film al cinema, tutti meritevoli di citazioni, ma il lavoro delirante di questo periodo ha portato una scarsa voglia di impegnarmi nello scrivere a proposito di cinema.Non potrei ritornare alle mie non-recensioni che con questo film di David Cronenberg, che appare tanto fuori luogo nel periodo natalizio da essere perfetto per estraniarsi un paio d'ore dalla magica e irreale atmosfera di questi giorni.Un'infermiera londinese vede morire di parto una prostituta quattordicenne e decide di scoprire le sue origini per dare una famiglia alla bambina appena venuta alla luce.Si troverą invischiata nelle violente e criminali storie della mafia russa, in una spirale di vendette e doppiogioco, nel mezzo di una Londra irriconoscibile, in quanto ben lontana dall'immaginario collettivo del Big Ben e della City, una Londra di periferia, di quartieri cadenti, di prostitute e immigrati, di case con l'intonaco scrostato.Cronenberg, dopo l'eccellente A History of Violence, riaffida il ruolo del protagonista ad un Viggo Mortensen che dimostra sempre di pił di essere un attore con i fiocchi e non solo un uomo molto affascinante, e insieme ne ricavano un film sporco, sanguinario (se siete deboli di stomaco, alcune scene di certo non fanno per voi) e disturbante, eppure allo stesso tempo umano, vibrante di sentimento e vero.Come una realtą di fronte alla quale di solito si preferisce chiudere gli occhi.