Satine Rouge

Uno scoop epocale!


Prima di chiudere la parentesi olimpica, ho deciso di svelarvi uno dei più grandi segreti di questa edizione dei giochi, uno scoop che farebbe invidia a Emilio Fede e Alfonso Signorini, per dire il livello dello scoop!Signore e signori, in esclusiva solo per voi e solo su questo blog, le foto inedite della postazione olimpica di Satine, dalla quale ha seguito le gare notte dopo notte!
In questa prima immagine si vede il divano sul quale Satine ha appoggiato le sue dolci terga per dieci notti olimpiche.Si distingue la gigantesca coperta di pile nella quale si avvolgeva completamente (è il rettangolo bluastro, per intenderci), il telecomando del televisore (non è stato compreso nella foto quello del decoder che mi permetteva di vedere il canale tedesco per sopperire alle carenze RAI), il libro per i tempi morti (La Regina dei Castelli di Carta, il terzo della trilogia Millenuim di Stieg Larsson, anche se all'inizio delle Olimpiadi c'era il secondo,
La Ragazza che giocava con il Fuoco). La palla arancione con la coda è un gatto made in Ikea (nella foto di fianco, in primo piano con il suo telecomando), teledipendente e maniaco delle Olimpiadi che mi ha tenuto  compagnia tutte le notti (e che è ancora più triste di me per la fine dei giochi).
Questa foto invece rappresenta il tavolino affiancato al divano con tutto ciò che è indispensabile per sopravvivere alle notti olimpiche.Si notano le confezioni di biscotti (che in realtà sono vuote, perché la foto è stata scatta ieri sera), il vassoio con le chiacchiere (un acquisto last minute, perché le ho fatte sabato con lo scopo di corrompere mio suocero: un vassoio di chiacchiere in cambio del decoder di Cielo per vedere il Galà finale di pattinaggio. Affare vantaggioso per entrambi), il barattolo di Nutella (puramente decorativo, perché giuro che non l'ho mai mangiata durante la visione dei giochi), la tazzina (anzi la tazzopiscina, date le dimensioni elefantiache) per il tè (con tanto di cucchiaio e barattolo di zucchero).I contenitori di caramelle e cioccolatini sullo sfondo sono gli abitanti abituali del tavolino, che hanno visto il loro spazio ridursi per queste due settimane.Ah, forse si nota in uno dei cestini una bandierina svizzera, ma, se non la si nota, l
a si può vedere perfettamente nella foto di fianco, che mostra appunto il particolare.La bandierina viene da un piatto di polpette svedesi che ho mangiato all'Ikea di Lugano.Come avevo detto all'inizio delle Olimpiadi, io tifavo per la Svizzera, quindi la bandierina era assolutamente in tema con l'evento olimpico.Purtroppo non ha portato gran fortuna a Stéphane Lambiel. L'ho tenuta in mano mentre gareggiava, ma non ha aiutato ad arrivare alla medaglia.Io però più di questo non potevo fare.