Satine Rouge

L'evoluzione di Barbie


Ieri, al supermercato, mi è caduto l'occhio per caso su uno scaffale in bella mostra vicino al corridoio centrale.Era uno scaffale pieno di Barbie ed era da tanto tempo che non mi capitava di guardarle.Normale, si direbbe.Perfino io, che ho giocato con le Barbie fino ad un'età indecente, alla fine ho smesso e, di conseguenza, non ho più guardato con curiosità e desiderio gli scaffali per scoprire quale nuovo modello sarebbe arrivato per Natale.Ieri, però, erano lì così in bella vista e le ho guardate, forse anche per una delle mie tipiche botte di nostalgia.Beh, non c'è nulla di male, no? Ogni bambina cresciuta negli anni '80 ha il ricordo di questa bambola con i vestiti vaporosi da principessa delle fiabe o eleganti da gran serata, in colori improponibili, come rosa pesca e azzurro cielo.E poi gli accessori, dal camper alla slitta, tutti rigorosamente rosa confetto.Ecco perché guardavo le Barbie. E Ken. Perché, in mezzo a decine di Barbie c'era anche un Ken.Uno solo con tante Barbie attorno, ma è sempre stato così, in fondo: per far capire alle bambine che, una volta diventate grandi, la concorrenza nella caccia all'uomo sarebbe stata spietata.Guardando Ken mi sono resa conto che negli anni è proprio cambiato.Quasi non riuscivo a credere che non avesse più i capelli scolpiti in pura plastica, ma una vera chioma!Insomma, non proprio vera: probabilmente di nylon o qualcosa del genere (più vera di quella di Berlusconi, comunque), però una chioma di simil-capelli, come quella di Barbie.E anche l'abbigliamento da perfetto damerino del XIX secolo è stato aggiornato.Certo che pettinato e vestito così, Ken è proprio diverso.A pensarci bene, più che il fidanzato di Barbie, adesso pare il fidanzato di Big Jim. Non so se mi spiego.Non che si sia qualcosa di male, al contrario: forse questo cambiamento è un segno positivo dell'evoluzione della nostra mentalità.Negli anni '80, un Ken palesemente gay sarebbe stato impensabile, ora è lì, in bella mostra, come se finalmente stessimo cominciando ad aprire un poco il nostro minuscolo cervello troglodita e a capire che è una cosa perfettamente normale.Di questo cambiamento di Ken posso anche essere contenta.Il problema è Barbie.Lei forse non l'ha presa proprio bene, la trasformazione del suo storico boyfriend.Certo, è comprensibile: dopo mezzo secolo di fidanzamento, scoprire che il tuo lui ti preferisce Action Man è un colpo duro da sopportare.E così, ha deciso di cambiare anche lei.Solo che, invece di mettersi a corteggiare le Winx, ha pensato bene di cambiare professione.Nella sua vita ha fatto di tutto: ricorderete anche voi la Barbie Dottore, la Barbie Fotomodella, la Barbie Maestra, e chissà quante altre.Bene.Adesso c'è la Barbie Mignotta.Scordatevi i vestiti vaporosi o da gran sera in colori innocenti e improponibili, scordatevi gli accessori rosa confetto: Barbie ora, nei vestiti, nel trucco e negli accessori, non ha nulla da invidiare ad una battona su viale Zara, a parte forse il lampione e il fuocherello acceso nei copertoni usati.Una trasformazione radicale, forse anche figlia della crisi, del precariato e dei licenziamenti a pioggia: anche Barbie si è adattata al nostro mondo e ha scelto una carriera sicura e redditizia.In più, se le va bene, rischia anche di farsi strada in televisione o in politica.E così si è definitivamente sistemata.Io però rimpiango tanto Barbie Fior di Pesco.