Creato da saturno.contro.me il 11/01/2008

saturno contro me

le coincidenze sono le cicatrici del destino

 

 

t.

Post n°203 pubblicato il 17 Novembre 2009 da saturno.contro.me

schi vive nella nostalgia del passato

o

nella speranza di un futuro migliore

è condannato a errare senza posa

nei cunicoli del tempo

quando si pensa troppo al passato

o

al futuro

ci si scorda di vivere nel presente:

si vive come

se non si dovesse mai morire

e

si muore senza mai aver vissuto

M.F

 

 

so per certo che df si aspetta che compaia qualche riga su questo argomento

e io volutamente decido di lasciarne traccia...così per ricordarmi domani di quello che sento oggi..

ci sono voluti anni per decidere di allontanarti

sei stato il mio ritornello personale per 17 anni

dai banchi di scuola...a due vite di adulti

insieme, da fidanzati, da amici, da "amanti"

non sono mai stata in grado di dirti no, nè tu di dire no a me

sei sempre stato un caso a parte nella mia vita

tu facevi la regola per conto tuo

sabato non ho mandato nessun messaggio, non ti ho chiamato come ho sempre fatto  appena scattava mezzanotte

tu puntuale stamattina mi hai comunicato che sapevi che non mi ero dimenticata, ma lo avevo semplicemente deciso ...e ...mi hai ringraziato lo stesso

se questa deve essere una strada nuova...dovevo farti sapere che io non correrò più come ho fatto in tutti questi anni

nonostante il bene immenso ti voglio e il magone che ho in gola...

sc

 

 

 
 
 

libri

Post n°202 pubblicato il 12 Novembre 2009 da saturno.contro.me

precipizio

11 minuti

p.c.

-sc-

 
 
 

d.

Post n°201 pubblicato il 11 Novembre 2009 da saturno.contro.me

baci

Un parcheggio su una strada affollata solo di giorno

Un parcheggio insignificante, solo macchine lasciate lì

Un posto dove far firmare dei documenti stasera

Ma l’inverno scorso, per me, non era un luogo qualunque

Era uno dei posti in cui ci incontravamo

Non sono più adolescente, ma quei mesi mi hanno fatta tornare indietro nel tempo

Ore in macchina, i vetri appannati, l’arrivare a casa quasi in punta di piedi perché era tardi

Le giornate a studiare tutti insieme, un’esame che sembrava un macigno

Se l’università è stata dura, quello è stato come preparare tutte le prove in una sola volta

E noi ci trovavamo, tutti e quattro,quattro amici che andavano nella stessa direzione

In mezzo a mari di libri, di carta, di parole

E mi alzavo e andavo a prendere un caffè e… tu dietro

Con gli altri che non sospettavano nulla

Mentre tu, appena fuori dalla loro vista, mi spingevi da una parte e mi baciavi

Mentre tu, allungavi le mani sotto il tavolo

Mentre tu, anche i giorni dello scritto riuscivi da lontano a fissarmi e leccarti le labbra

Mentre io, mi convincevo che eri la persona giusta

Mentre io, che volevo solo scappare, speravo tu fossi, come dice Lei, il mio treno facile

Mentre io, che mi lascio rapire dall’impeto, scambiavo passione per amore

La mia testa era completamente persa

Ascoltavo in silenzio tu che mi dicevi andiamo ad abitare nella casa dei tuoi…

…mi sposeresti?

Ho imparato bene che quello che dice un uomo a letto non è realistico…

Sono stata incosciente come non mai

Non mi rendevo minimamente conto di che guaio potevi essere

E la Ragione è venuta da te

Dalla tua codardia che ti ha spinto a rimanere con la ragazza che avevi

Tu che ripetevi… una donna che soffre è una donna che affonda e rischia di trascinarti giù…

È stata una delle mie fortune

Che tu abbia deciso per entrambi

Poi …la soddisfazione di vederti tornare indietro

Di chiedermi scusa

Di dirmi che con lei volevi chiudere

Di sentirti di nuovo addosso

Ma con una testa diversa

Con la consapevolezza che per uno come te non c’è posto nella mia vita, tranne che nel mio letto

Lei, saggia come sempre, lo aveva previsto

Perché Lei è la fortuna più grande che io abbia incontrato

-sc- 

 
 
 

nuova

Post n°200 pubblicato il 09 Novembre 2009 da saturno.contro.me

sola

uno dei nostri venerdì

come ne abbiamo passati tanti, tantissimi

io e te da sole

risate chiacchiere serenità

la strada per tornare a casa è sempre la stessa

le stesse luci, gli stessi semafori, lo stesso percorso

la radio accesa

ma lo stato d'animo è nuovo

manca quell'ansia di tornare in una casa che non ho mai sentito mia

manca quella tristezza di una vita che mi stava stretta

manca quella disperazione di non sapere come uscire da una situazione ormai senza vie di fuga

manca quella solitudine che sentivo pure avendo una persona di fianco

mancano tutte favole che mi raccontavo per giustificarlo

rimane ora un senso di pace perchè la stessa strada e la stessa macchina

questa volta mi stanno portando in una casa che è davvero mia

ti voglio bene df

-sc-

 

 
 
 

baci

Post n°199 pubblicato il 06 Novembre 2009 da saturno.contro.me

kite

Se la corda è lunga, l'aquilone volerà lontano...

-sc-

 
 
 

bolg di:

divinae follie

saturno contro me

 

 

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia
e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore
e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati
. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare
.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)

 

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 vetro

Bisognerebbe non conoscerlo mai, l'amore.

Continuare a sperarci, ma che non venisse mai.

Carlo Cassola

 

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