Faccio cose

Post N° 109


Riflettendo sui fatti, sui modi e sui tempic'è da finire matti a pensare che un attimo solo bastòadesso lo so.E non è che rimpianga, nemmeno una voltae non è la coscienza che brucia, è l'assenza che il buio portòe che un giorno riavrò.Non c'era nemmeno un segnale o il tempo di avere terroresoltanto l'odore bruciato di plastica e un cielo che ha sbagliato coloreè la luce che cambia, che cresce che esplodeè la rabbia che sale e col sangue corrodee intanto intuire o persino sapere che niente e nessunopotrà mai spiegarmi perchéMa tornando al presente, c'è un rumore costanteuna nota stridente che ancora la mente scordare non può. Non dimenticherò.E' il regalo che ho avuto, da quel giorno per me il mondo è mutoe non chiedo un aiuto, anzi evito meglio di dire di noa chi cerca in quello che so.Non c'era nemmeno un segnale o il tempo di avere terroresoltanto l'odore bruciato di plastica e un cielo che ha sbagliato coloree macine immense che gettavano terrae il vento, il fuoco, le feste la guerrae intanto intuire, o perfino sapereche niente e nessuno potrà mai spiegarmi perché.