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le cose, molto spesso non sono come sembrano...

Post n°43 pubblicato il 26 Dicembre 2012 da angelino45

 

 

 

Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d'attesa di un  grande                         aeroporto.  Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo, decise di  
 comprare un libro per ammazzare il tempo. Comprò anche un pacchetto di  
 biscotti. Si sedette nella sala VIP per stare più tranquilla. Accanto a   lei  
 c'era la sedia con i biscotti e dall'altro lato un signore che stava  
 leggendo il giornale. Quando lei cominciò a prendere il primo  
biscotto, anche l'uomo ne prese uno, lei si sentì indignata ma non disse nulla e  
continuò a leggere il suo libro Tra lei e lei pensò "ma tu guarda se solo  
 avessi un po' più di coraggio gli avrei già dato un pugno..." Così  
ogni volta che lei prendeva un biscotto, l'uomo accanto a lei, senza fare  
un minimo cenno ne prendeva uno anche lui. Continuarono fino a che non  
rimase  solo un biscotto e la donna pensò "ah, adesso voglio proprio vedere  
cosa mi dice quando saranno finiti tutti!!" L'uomo prima che lei prendesse  
 l'ultimo  biscotto lo divise a metà! "Ah, questo è troppo" penso e cominciò a  
 sbuffare e indignata si prese le sue cose, il libro e la sua borsa e si  
 incamminò verso l'uscita della sala d'attesa. Quando si sentì un po'  
 meglio  e la rabbia era passata, si sedette in una sedia lungo il corridoio  
per non  attirare troppo l'attenzione ed evitare altri dispiaceri. Chiuse il  
libro e  aprì la borsa per infilarlo dentro quando.... nell'aprire la borsa  
vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno.  
Sentì  tanta vergogna e capì solo allora che il pacchetto di biscotti uguale  
al suo  era di quell' uomo seduto accanto a lei che però aveva diviso i suoi  
 biscotti con lei senza sentirsi indignato, nervoso o superiore al  
 contrario   di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita  
nell'orgoglio .  
 
LA MORALE:
 
 Quante volte nella nostra vita mangeremo o avremo mangiato i biscotti di  
 un altro senza saperlo?  
 Prima di arrivare ad una conclusione affrettata e  
prima  di pensare male delle persone, GUARDA attentamente le cose, molto  
spesso non sono come sembrano!!!!
  
 

Esistono 5 cose nella vita che non si RECUPERANO:  
 
 Una pietra dopo averla lanciata;  
 Una parola dopo averla detta;  
 Un'opportunità dopo averla persa;  
 Il tempo dopo esser passato;  
 L'amore per chi non lotta

 
 
 

NATALE....

Post n°42 pubblicato il 23 Dicembre 2012 da angelino45

 

 

1.       Avevo deciso di non scrivere nulla di questo natale, ma  causa il lavoro, ascoltando molte persone   mi sono reso conto che in questo periodo  le feste sono belle ma esaltano il senso di solitudine per chi già solo ci si sente ogni giorno. Non a caso in questo  periodo c’è il più alto concentrato di suicidi, specialmente da parte di persone che  oltre la solitudine soffrono di malinconia per  un passato festoso che non c’è più, per le  persone che li hanno lasciato.. i loro cari..i lori amori…. la loro città lontana…i  profumi..i colori…i suoni…  non esiste niente di più penoso che dover sorridere quando tutt’intorno è festa  mentre il nostro cuore trattiene lacrime di sangue ripensando a quel passato ancora vivo. Per dare voce e senso anche alla mia amarezza,  la memoria mi porta a ricordare tempi lontani e le persone splendide che hanno condiviso il mio cammino. Ripercorrerei  gli stessi sentieri e se possibile vorrei riavere con me le stesse persone, specialmente quelle che non ci sono più . Quelli di Natale erano sempre i giorni più belli dell'anno. Mio padre allestiva un gigantesco presepe, mia madre preparava i dolci di Natale.C'era sempre tanta allegria tra di noi ,le persone erano sempre in fila attorno alla tavola imbandita e i componenti della famiglia erano sempre presenti al completo. Ora mio padre non c'è più, non c'è più un mio figliolo. Purtroppo il loro ricordo è troppo presente e fà e farà sempre male. La vita è come una bufera di vento e sabbia, lavora in silenzio, e noi non ci accorgiamo che piano piano leviga i nostri ricordi. Eppure ora, basta un profumo per far scaturire un'infinità di ricordi e sensazioni, sensazioni alle quali crederò sempre.

 

 

Buon Natale a tutti quelli che hanno camminato accanto a me, a chi mi ha regalato un po' della sua amicizia, a chi mi ha donato il suo affetto. Buon natale a te che ora mi stai leggendo..

 
 
 

Il passato non tornerà più.......

Post n°41 pubblicato il 19 Dicembre 2012 da angelino45

 

 

 

Perché a volte continuiamo a sentirci  colpevoli per azioni commessi nel passato? Perché elaboriamo sempre il futuro? Che cosa ne è dell’oggi? Il passato è sepolto. Qualunque cosa abbiamo fatto, di buono o di cattivo,non  possiamo più farci nulla. Quante volte siamo schiacciati dai sensi di colpa, dalla disperazione e dalla sofferenza per gli errori commessi o per la gente a cui abbiamo fatto o ci ha fatto del male nel passato. Eppure il passato è passato, un pezzo della nostra vita che se ne è andato. Perché mai dovremmo far soffrire la mente e il cuore per qualcosa che non si può cambiare? E che cosa ne è del futuro? Se si legge il giornale si trova sempre che qualcuno si è schiantato in macchina sull’autostrada, che qualcuno ha perso la vita in piena gioventù. Persone che mai e poi mai avrebbero pensato che le loro vite sarebbero finite così, all’improvviso. Purtroppo, triste a dirsi per loro, il futuro è andato. Poteva succedere a me se mi fossi trovato al loro posto… Dunque perché ci si dovrebbe preoccupare così tanto dell’avvenire? Certo, è meraviglioso fare progetti, sognare dei traguardi di domani. Però il futuro è soltanto questo: futuro, qualcosa che non è adesso. Qualcosa che non si è ancora verificato. Oggi io sto scrivendo, mi sento in contatto con ciò che mi circonda. Sto vivendo l’attimo, il mio presente, e questa è l’unica attrattiva che ho. Una volta vidi un bambino comprare un gelato al gusto di fragola e cioccolato. Non sapeva quale mangiare per primo. Alla fine decise per il cioccolato però si vedeva benissimo che, mentre lo leccava, teneva gli occhi fissi su quello alla fragola. Era così preso da non lasciarsi scappare la fragola che finì per non godersi il gusto della cioccolata. Stava pensando al futuro senza vivere appieno ciò che faceva nel presente. Che differenza se avesse fatto un passo alla volta, mangiando un gusto dopo l’altro. Poteva avere due momenti deliziosi, al posto di uno solo! Questo è ciò che deve essere. I fiori che vediamo adesso saranno gli stessi anche tra cinque minuti. Ma perché non goderseli adesso? Il trucco è tutto qui, nel dire “oggi”, “ora”, “in questo preciso momento. Possiamo avere quest’unica certezza, che domani non sò se ci sarò. Non c’è altro da sapere sulla vita.  Nient’altro è sicuro, non importa quello che ci passa per la testa. Perciò assaporiamo la vita, ORA. Il futuro si prenderà cura di se stesso. Quanto poi al passato: bè, è tempo andato. Non tornerà più.  La gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo in una piccola parte di questi anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesce a fare ciò per cui è nata.. Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o a ricordare..  Perciò smettiamo di sentirci colpevoli per ciò che abbiamo fatto o per quanto non è stato. Umilmente chiediamo perdono a noi stessi innanzitutto e, se siamo abbastanza fortunati per poter dire ancora “mi dispiace” alla gente  a cui abbiamo  fatto del male, facciamolo. Ci regaleremo l’opportunità di lanciarci in un nuovo inizio. Liberi dal senso di colpa, dal dolore…semplicemente.. basta farlo…

 
 
 

BISOGNA VIVERE E NON SOPRAVVIVERE...

Post n°40 pubblicato il 17 Dicembre 2012 da angelino45

 

 

 

Ritengo che non esista una strada da seguire per le soluzioni, ci sono solo percorsi confusi...nei quali a volte ci perdiamo. C'è chi vive una vita da protagonista, e chi da controfigura...chi si perde dietro obiettivi che sembrano impossibili, chi invece si "accontenta" di ciò che ha... vedendo in esso motivo di vita serena. Inoltre i segnali che ci vengono trasmessi sono contraddittori, per noi che spesso e volentieri ci "affidiamo" agli altri e ad altro per trovare verità universali (che non esistono), che aspettiamo rivelazioni... mentre dovremmo essere più capaci e coraggiosi nel sentire ciò che abbiamo dentro, e lasciarci guidare da esso...pensare e ragionare con la nostra testa e secondo i nostri impulsi, quelli che ci fanno sentire "vivi". Sebbene le domande che ci poniamo possano sembrare simili, noi siamo diversi... ma dovremmo ancora porci domande, anche se non avranno mai risposta, "perché è guardare cosa c'è oltre la collina che ti fa andare avanti nel cammino...". Tutto ciò è da intendersi in un significato molto ampio, nel quale ognuno farà riferimenti diversi.
Ti inseg
nano ad apprezzare ciò che hai... perché altrimenti potresti perderlo ed accorgerti troppo tardi di quanto era prezioso... ed è vero quando quello che hai è veramente ciò che vuoi, e sei consapevole di volerlo veramente.
Ci comportiamo a seconda degli stimoli, che a volte non partono da noi ma da ciò che ci viene proposto dall'esterno in maniera insidiosa allo scopo di farci desiderare altro, qualcosa di diverso, nei suoi modelli di perfezione molto "costruita", creando spesso bisogni che non esistono.
Forse tutto questo discorso un pò farraginoso servirà a far riflettere qualcuno, oppure a creare ancora più confusione... ma voleva essere un invito a non credere a certi schemi di vita che ci vengono propinati... perché, come dico sempre, si può pure trovare il modo per stare bene (spesso con rinunce che ci lasciano ferite), assuefarsi ad una vita "tranquilla" ed accontentarsi, ma essere veramente felici è tutta un'altra storia... per cui vale la pena mettersi in gioco, e noi POSSIAMO farlo. Ad esempio, se quel rapporto non ti appaga totalmente, se non ti dà ciò di cui hai veramente bisogno per essere "felice", vai per la tua strada... non essere vigliacco, perché ognuno può e deve fare della propria vita ciò che vuole, e non c'è scritto da nessuna parte quali siano le regole per condurla al meglio; siamo caso mai noi a scriverle...
per cui bisogna vivere, e non sopravvivere...

 
 
 

IL TRADIMENTO NON ESISTE..........

Post n°38 pubblicato il 11 Dicembre 2012 da angelino45

 

 

Sembrerà grossa come affermazione: il tradimento non esiste! Eppure è ciò che penso.  
Non  traete opinioni affrettate e, non prima che abbiate finito di leggere, poi...via ai commenti  e ai giudizi (preferirei   opinioni anche in netto contrasto ma, si sa, non tutto si può avere!)

Tradire, nell'accezione del vocabolario è "abbandonare venendo meno ai propri doveri, alla fede giurata, a impegni solenni"...ma quali sono i nostri doveri? cosa si è giurato? a chi?
Di solito quando si arriva al cosiddetto "tradimento"
qualcosa nella coppia non funziona più da un pezzo solo che ci si nasconde la testa sotto la sabbia per non vedere, per far finta di non capire: in quel caso non esiste già più il "venir meno ai propri doveri" anche perchè amare ed essere fedeli non è un dovere ma deve essere una scelta: io ti amo e ti sono fedele proprio perchè amandoti non vedo altre al di fuori di te! Ma se sento il desiderio di cercare oltre te è segno che il mio amore vacilla, che non ho quello che vorrei (che prima avevo) e non ho molto da darti (prima davo a piene mani)...ora, poichè siamo esseri liberi, non apparteniamo a nessuno se non a noi stessi, perchè se diamo ascolto al nostro cuore tradiamo? Tradiremmo noi stessi se facessimo finta di nulla e non prestassimo ascolto a ciò che vorremmo ascoltare, quello sì, ma non tradiamo altri se seguiamo noi stessi visto che non siamo proprietà di nessuno!
Inoltre, quando arriva il momento in cui si intraprende un'altra strada, di sicuro si sono lanciati milioni e milioni di messaggi non verbali che danno il segno di quanto non vada per il verso giusto: mal di testa e impegni vari impediscono di "concedersi" all'altra (altro brutto termine, concedersi: ci si dovrebbe donare!), scuse senza fine dimostrano l'intollerabilità della presenza dell'altra a noi vicino...c'è inganno? Si inganna chi vive sempre allo stesso modo e non ha segnali di sorta ma...esiste un tradimento che non lascia il segno?
Ecco ciò che penso: se non amo più non tradisco l'altro, tradirei me stesso se ignorassi il mio sentire! *
può sembrare complicato, ma pensateci un po' su...  

      

 
 
 

UNA MAMMA......

Post n°37 pubblicato il 05 Dicembre 2012 da angelino45

 

Questa mattina mentre leggevo il giornale, un articolo mi ha fatto ricordare un episodio
verificatosi questa passata estate . Siccome è molto significativo, ve lo racconto.....

 

Il mare caldo, quello di terracina, quando verso mezzoggiorno la mattina finisce
e il sole splende a picco sulle grandi rocce rossastre.  Quando  il  maestrale        d'improvviso piomba a terra e tutti dicono "rimaniano ancora un po".
in prossimità del posto sul quale stò pescando, mi siedo su una roccia e mi dilungo a guardare per alcuni minuti il mare subendo il suo sublime fascino e ammirandone la
segreta potenza. Sulla spiaggia ci sono bambini con racchettoni in legno, sotto gli ombrelloni signore a chiacchierare per lo più di shopping e ceretta, alcune con certe bocche forse gonfiate ad aria compressa e con altrettanto improbabili seni. Pochi metri più in la, una musica fragorosa e ragazzine tatuate con corone, farfalle o ali sulle scapole ossute e ragazzotti con la fissa di sembrare culturisti. In mezzo a tutto questo l'ho vista . Grossa, la pelle color dell’ebano, un vestito a più veli lungo fino ai piedi , la testa coperta da un turbante nero. China su due immensi sacchi di plastica azzurra, quelli che noi usiamo per l’immondizia , raccoglieva la sua mercanzia : foulardini colorati . Raccoglieva e cantava una litania che alle mie orecchie risuonava metà preghiera e metà ninna nanna. Un sacco su un braccio, l’altro sull’altro, un peso eccessivo e una fatica straordinaria.. Chissà perche non se li metteva in spalla quei sacconi, ho pensato automaticamente, farebbe meno fatica . No... in spalla non poteva metterci niente quella donna , forse del Camerun, perché fasciato come un baco da seta in uno di quei foulard aveva già un bambino. Mi sono risvegliato di botto dal panorama e dalla voglia di pescare, con le guance in fiamme come se avessi preso una sberla in piena faccia ho visto che il bimbo guardava verso di me con occhi molto bianchi, un bambino bellissimo che pareva un bambolotto e che piangeva lieve. Improvvisamente, con un gesto che non saprei ripetere, la donna, ha fatto scivolare davanti il foulard che portava sulla schiena , si è accovacciata sulla sabbia e ha attaccato il figlio al seno vuoto. Seduta pareva una roccia e insieme una culla che appena dondolava per calmare il suo fardellino. Il suo petto scoperto di madre zittiva i seni quasi nudi che gli stavano intorno. Quella notte, mentre tutti dormivano sereni, guardando dalla finestra di casa verso il mare lontanissimo, mi è sembrato di sentire ancora quella sua litania e di vedere agiate donne che con un senso di disprezzo trattano con questa mamma l'acquisto di un foulard. E sotto migliaia di stelle che tremolavano sulla città mi sono vergognato, per me e per tutti.

 

 

 
 
 

l'amore se non è gratuito non è amore..

Post n°35 pubblicato il 03 Dicembre 2012 da angelino45

 

 

 

 

Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicenne si presentò in cucina con un foglietto in mano.
Con aria stranamente ufficiale il bambino porse il pezzo di carta alla mamma, che si asciugò le mani col grembiule e lesse quanto vi era scritto:

“Per aver strappato le erbacce dal vialetto:
Euro 3.
Per aver ordinato la mia cameretta:
Euro 5.
Per essere andato a comperare il latte:
Euro 0,50.
Per aver badato alla sorellina (3 pomeriggi):
Euro 9.
Per aver preso due volte “ottimo” a scuola:
Euro 5.
Per aver portato fuori l’immondizia tutte le sere:
Euro 4. Totale: Euro 26,50″.
La mamma fissò il foglio negli occhi, teneramente.
La sua mente si affollò di ricordi. Prese una biro e,
sul retro del foglietto, scrisse:

“Per averti portato nel grembo 9 mesi: Euro 0.
Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri
ammalato: Euro 0.
Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri
triste: Euro 0.
Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: Euro 0.
Per tutto quello che ti ho insegnato, giorno dopo
giorno: Euro 0.
Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene e
i panini che ti ho preparato : Euro 0.
Per la vita che ti do ogni giorno: Euro 0.
Totale: Euro 0.

Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma
diede il foglietto al figlio.
Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che
la mamma aveva scritto, due lacrimoni fecero
capolino nei suoi occhi.
Girò il foglio e sul suo conto scrisse: “Pagato”.
Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.

Quando nei rapporti personali e familiari si cominciano a fare i conti,                         è tutto finito.

L’amore è gratuito. O non è amore.

L'amore materno è senza dubbio inarrivabile, ma comunque credo che questo
sia un pensiero estendibile ad ogni persona, perchè l'amore in generale è un
sentimento gratuito per definizione ed ha un senso solo così. Forse troppo
spesso si cerca di quantificare i sentimenti, come se fossere delle merci di
scambio, però è evidente che quando lo si fà non ci si trova di fronte a sentimenti
veri, ma soltanto a pallide imitazioni...

 

 

 
 
 

NON E' PIU AMORE......

Post n°32 pubblicato il 30 Novembre 2012 da angelino45

 

A volte si prova qualche timida speranza di recuperare l'amore perduto, sopratutto se l'altra parte, incautamente, manifesta qualche piccolo segnale d'affetto o di comprensione, che si tende subito ad interpretare come segnale di una rinnovata disponibilità ad amarci e non lo si vede nel suo reale significato - tipica la frase "forse mi ama ancora un pò? forse non è tutto finito?". Ma, per quanto possa essere lontano nel tempo, dopo aver espresso tutta la disperazione di questo mondo, arriverà il momento in cui si toccherà il fondo del baratro.. Spesso, per soffrire di meno, si tende a mantenere un minimo di relazione, di tipo amicale, con l'altro. Ci si illude che così il dolore sarà meno lacerante, mentre non si fà altro che prolungare l'agonia. Nel frattempo, bisogna fare qualcosa di positivo per sé stessi, per riempire il vuoto della mancanza di un amore. Non si può interrompere un rapporto di dipendenza senza sostituirlo con un altro che ne prenda il posto. Solo ragionare attorno a se ed al passato che non c’è più e un futuro che appare oscuro non basta, occorre agire, occorre sbagliare, occorre lasciarsi vivere, si tratta di sopravvivenza quotidiana, si tratta di ritagliarsi giorno per giorno un briciolo di vita per cui andare avanti. Solo allora ci si renderà conto che nulla resta da fare in quel presente che è già passato, che esiste un diverso futuro….che non si è in debito con nessuno…

 
 
 

RIFLESSIONI.......

Post n°31 pubblicato il 27 Novembre 2012 da angelino45

 

 

 

Sono sempre più convinto che l'amore perfetto non esiste, non esiste perchè noi non siamo perfetti, o forse non ci rendiamo conto che l'amore perfetto è quello che non possiamo vivere come vorremmo ma che ci fa stare tre giorni male e qualche ora bene, che ci gonfia il cuore con un abbraccio e ce lo frantuma un attimo dopo con una parola. E’ bello sognare, è bello immaginare, ma da sempre, anzi no, da qualche anno ho imparato che la felicità e la gioia di essere a volte ci è davanti e non la vediamo, non la vediamo perchè guardiamo troppo in avanti un orizzonte che non si scruta. Allora capita di amare la donna o l’uomo di un altro. In questo caso ci sono dolori, che nessuno vede, feste a cui non andare, i Natali sono solitari e cosi tutte le altre feste. Magari una persona dice "è sposata devo stargli lontana", ma quando anche l’altra persona ha interesse per te, quando solo lei prende tutti i tuoi pensieri, quando la sua mancanza diventa un dolore costante, cominci ad innamorarti di quella persona. Anche se provi ad allontanarti, alla fine segui il cuore, segui la persona che te lo fa battere, perchè la ami!!! . Credi in lei, speri continuamente che sia tu quello che diventerà importante, che stia provando con te sensazioni mai vissute e che prima o poi lui/lei la lasci e resti con te. Ci sono lunghi e angoscianti silenzi....durante i quali ti poni migliaia di domande, domande, domande....tanti perchè, tanti ma tanti se, finisci con l'addormentarti e ti risvegli che ancora hai le stesse domande ma la speranza che il nuovo giorno ti dia almeno delle risposte.. e aspetti…aspetti..aspetti.

 

 
 
 

FORSE SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO?...

Post n°30 pubblicato il 23 Novembre 2012 da angelino45

 

 

 

basta guardarsi indietro e non credi sia possibile,come passa il tempo e come cambiano le cose, forse troppo in fretta,  Tu che sei nato prima del 1975.. Quante volte avrai sentito un adulto dire “ma guarda questi giovani d’oggi”?  Ma a ben pensarci, è difficile credere che siamo sopravvissuti fino ad oggi:Da bambini, andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna di averla) senza cinture di sicurezza e senza air bag. E viaggiare nel cassone posteriore di un pickup, in un pomeriggio torrido, era un regalo speciale. Si beveva l’acqua dalla canna del giardino, non da una bottiglietta con il tappo apri/chiudi. (altro che Sars..)Andavamo in bicicletta senza usare un casco, a velocità incredibili per quei tempi.Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o i denti… e non c’erano mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva la colpa….Passavamo dei pomeriggi a costruirci i nostri “carri giocattolo”. Ci lanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quando non ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede. E dopo numerosi incidenti, imparavamo a risolvere il problema…. noi da soli!Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostri genitori non sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che non eravamo in pericolo. Non esistevano i cellulari. Incredibile… Avevamo delle liti, a volte dei lividi. E anche se ci facevano male e a volte piangevamo, passavano presto; la maggior parte delle volte senza che i nostri genitori lo sapessero mai. Mangiavamo dei dolci, del pane con moltissimo burro e bevande piene di zucchero… ma nessuno di noi era obeso. Ci dividevamo una Fanta con altri 4 amici, dalla stessa bottiglia, e nessuno mai moriva a causa dei germi. Mangiavamo pane con sopra l’olio ed eravamo felici.Non avevamo la Playstation, nè il Nintendo, nè dei videogiochi. Nè la TV via cavo, nè le videocassette, nè il pc, nè internet; avevamo semplicemente degli amici. Uscivamo da casa e li trovavamo. Andavamo, in bici o a piedi, a casa loro, suonavamo al campanello o entravamo e parlavamo con loro. Figurati: senza chiedere il permesso! Da soli! E tutto senza controllo! Come siamo sopravissuti?! Ci inventavamo dei giochi con dei bastoni e dei sassi” e tornavamo con il cappotto senza bottoni perché li vinceva chi  lanciandoli arrivava piu vicino al muro. Malgrado le avvertenze dei genitori  giocavamo con la terra, dei vermi e altri animaletti e  i nostri stomaci non si riempivano di vermi. I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno masticava una cicca in classe.Le nostre iniziative erano nostre. E le conseguenze, pure. Nessuno si nascondeva dietro a un altro. L’idea che i nostri genitori ci avrebbero difeso se trasgredivamo ad una legge non ci sfiorava; loro erano sempre dalla parte della legge.Se ti comportavi male i tuoi genitori ti mettevano in castigo e nessuno li metteva in galera per questo. Sapevamo che quando i genitori dicevano “NO”, significava proprio NO. I giocattoli nuovi li ricevevamo per il compleanno e a Natale, non ogni volta che si andava al supermercato. I nostri genitori ci facevano dei regali con amore, non per sensi di colpa E le nostre vite non sono state rovinate perché non ci diedero tutto ciò che volevamo. Questa generazione ha prodotto molti inventori, amanti del rischio e ottimi risolutori di problemi. Negli ultimi 50 anni c’è stata un’esplosione di innovazioni e nuove idee. Avevamo libertà , insuccessi, successi e responsabilità , e abbiamo imparato a gestirli......Tu sei uno di loro?...... Complimenti!!!......  E dopo avere letto tutto questo che ti viene in mente di dire?... Ma guarda i giovani d’oggi…

 

 

 

 

 
 
 

COLPO DI CHAT.............

Post n°29 pubblicato il 19 Novembre 2012 da angelino45

 

 

Esiste il "colpo di chat" e te ne accorgi, quando nel rispondere, le tue dita scorrono veloci sulla tastiera..non pensi , esprimi emozioni tangibili, ti infervori...ti sei beccato, il colpo di chat!!! Oggi Internet è diventato uno strumento d'incontro molto diffuso e impiegato per mantenere e creare nuovi contatti. Perciò non sorprende che abbia rivoluzionato anche il colpo di fulmine, Il colpo di chat scocca a volte tra due persone che stanno chattando su un blog legato a un argomento di interesse comune: un argomento che non ha nulla a che fare con il sesso, né con l'amore. Chatta oggi, chatta domani, si finisce col conoscere la personalità dell'altro, il suo stile, il suo modo di vedere il mondo, il suo carattere..
La differenza col colpo di fulmine tradizionale è che in questi casi tutto parte (se parte) dal contenuto e non dal contenitore (l'aspetto fisico, gli sguardi, il sorriso...)
La scintilla che potrebbe scattare tra i due avrebbe insomma una base psicologica, e non sensoriale (visivo-olfattivo-percettiva-ormonale) o razionale.
Partirebbe insomma dal cuore, e non dalla vista, o dalla razionalità, o da parti del corpo che si trovano più in basso; che verrebbero poi reclutate subito dopo, ovviamente.
L'aspetto esteriore da primario diventa del tutto secondario , niente moda, fisico, occhi, possiamo e dobbiamo puntare tutto sul nostro carattere e non sulla nostra estetica. Otterremo quell'attenzione che talvolta ci è completamente negata. Quando si parla in una chat è in sostanza più facile catalizzare l'interesse del proprio ascoltatore e ottenere un dialogo a tu per tu che nella realtà non potrebbe magari avere mai luogo. Se è vero che sulla rete tutti portiamo una maschera e che è più facile mentire è altrettanto vero che spesso non c'è alcun motivo per farlo: con una persona sconosciuta ci si apre di più, non se ne teme il giudizio e quindi si è molto più sinceri; dalle proprie mura domestiche si sente di non correre alcun rischio, nè fisico, nè psicologico. Detto questo è anche importante tener presente che quella che ci troviamo di fronte online non è la vera immagine del partner con cui parliamo ma una sua proiezione talvolta esaltata, una "maschera" appunto; la versione "esagerata" e fittizia del nostro interlocutore si para di fronte a noi sui giudizi diretti mentre cala sui ragionamenti e sui modi di fare (raramente così ben espressi dal vivo). Sul web insomma si ha un incontro tra menti piuttosto che tra corpi, abbiamo più tempo per pensare, più distacco, meno emozione: se siamo timidi abbiamo una grande occasione di mostrare i lati che il rossore, la tensione, l'eccitazione ci precludono; l'esternazione della personalità di un timido è non di rado più interessante e profonda di chi invece ha la battuta sempre pronta.Bisogna stare attenti il pericolo è sempre in agguato non solo su internet, anche in strada, a scuola, a lavoro mantenere vigile l'attenzione e condividere con persone aperte/fidate le proprie esperienze è una regola da non scordare mai. Il buonsenso, i pareri altrui e la propria testa sono perciò validi aiuti a non fare brutti incontri. Andare su internet non è mai rischioso, il rischio sopraggiunge al momento di un eventuale appuntamento ma a questo punto internet è un elemento scollegato, i criminali si possono conoscere al parco, al bar, a scuola, a lavoro, non è il dove ma il "chi" e il "come" che può generare problemi; a tale scopo è più che naturale essere cauti prima di fornire
informazioni personali.
Un rapporto non è rapporto se dopo un po' non ci si incontra. A questo punto scadono tutti i vantaggi per i timidi, viene il momento di sostenere con i fatti e la propria immagine virtuale (romanticismo, passione, simpatia, ecc.), ciò che in sostanza si ha "promesso". Al momento del fatidico faccia a faccia è vero, il rischio di disilludersi, di accorgersi di aver sopravvalutato una persona (o viceversa) e di rimanere delusi è grande: sia per motivazioni puramente legate all'aspetto (foto false, vecchie, ritoccate, ecc.), sia per effettive differenze caratteriali o di modi di fare (che non sempre emergono o addirittura sono appositamente nascosti). Bisognerebbe mostrarsi fin da subito per quello che si è veramente.

 
 
 

CERCA L'AMORE...

Post n°28 pubblicato il 12 Novembre 2012 da angelino45

 

 

 

certi momenti ci poniamo delle domande inconsuete ed alle quali non sappiamo dare una risposta, anche perchè una risposta non esiste. Una di queste è se siamo ancora capaci di innamorarci....certo difficile dare risposte a domande del genere, anche perché è il tipo di domanda che non ha una risposta univoca, ma ne ha mille una per ogni personalità, per ogni tipo di sogno e per ogni situazione. Tutti siamo in grado di innamorarci, sempre......ma la domanda insita in questa è un'altra, ovvero "voglio ancora innamorarmi??", desidero questo....il resto viene da se. Tutti amiamo, tutti sappiamo amare, magari in maniera diversa in tantissimi modi, milioni, uno per ogni personalità, a volte non ce ne accorgiamo, perché siamo presi da noi stessi, perché poniamo noi stessi davanti a tutto e tutti, ci facciamo ombra e perdiamo l'abitudine a riconoscere l'amore, dimentichiamo che l'amore è gioia comune, è il godere, del piacere e della felicità degli altri, siamo noi gli artefici di questo miracolo, quando amiamo una persona diamo gioia e felicità e della gioia e della felicità dell'altro dobbiamo godere, cullarci...cosa c'è di più bello  del vedere la felicità negli occhi della persona alla quale diamo amore?. Poi gli eventi della vita altre volte ci fanno rifiutare l'amore, delusioni, "situazioni familiari"...ci fanno talmente male che nasce in noi una voglia di rivalsa e vendetta senza pari, crediamo che tutte le persone siano identiche a coloro che ci hanno fatto del male, che ci hanno messo in situazioni difficili... , nessun uomo è uguale ad un padre che abbandona la famiglia e nessuna donna è uguale a colei che ti ha tradito, e nessun uomo e nessuna donna sono uguali a coloro che ti hanno fatto violenza da bambino. Ma allora se l'amore e così "potente", perché non dura in eterno??? Forse perché l'eternità non esiste, la nostra esistenza è talmente grama e misera, quantitativamente irrisoria in confronto alla grandezza dell'universo ai miliardi di anni dell'umanità che il nostro concetto di eternità diventa infinitamente piccolo, un lampo, un flash, niente è eterno, niente è per sempre, ma è proprio questa la grandezza dell'amore, è la grandezza delle piccole cose, il valore di esse ma soprattutto il significato di esse, diamo significato alla nostra esistenza, diamo un motivo "intangibile" fisicamente ma che è linfa vitale per la nostra anima. In fondo il corpo è solo un ammasso di molecole più o meno ordinate, il corpo muta, invecchia, l'anima rimane viva, intangibile ma viva, è il motore della nostra esistenza, il fulcro del pensiero razionale e la "camera a scoppio" dell'irrazionalità di tutti i sentimenti. Cerca, cerca l'amore di cui hai bisogno, hai tanto da dare, hai una energia interna devastante, convogliala nella giusta direzione, ama, ama te stesso perché questo significa amare chi ti circonda, regalati l'amore che meriti, non chiudere le porte ,vivi, vivi per te stesso, per l'amore che hai dentro.....e se ti guarderai allo specchio con attenzione, un giorno vedrai stampato nei suoi occhi, gli occhi felici di chi ama...

 

 

 
 
 

AMORE...

Post n°18 pubblicato il 05 Novembre 2012 da angelino45

 

 

        

 Quando  senti che dentro di te tutto si aggroviglia, quando senti lo stomaco che ti si contorce, il cuore che ti batte violento, le parole che non escono... quando senti dentro di te quella strana sensazione di piacere e di dolore stai pur certo che quello è amore. E’ un amore lontano, un amore vicino, un amore afferrabile, un amore che ti scivola... è un amore. Non sempre si può dare tutto ciò che si vorrebbe. Spesso l’amore è pieno di contraddizioni, si pensa una cosa e se ne fa un’altra, si dice va via, si vorrebbe urlare resta... resta anche se può far male... resta! E crescendo si impara che l’amore non può essere più spontaneo come quando si è fanciulli, ci si rende conto che l’istinto, l’intuito vanno messi da parte, alle volte bisogna ucciderli dentro di noi se si vuol continuare ad amare. Non sempre siamo attratti dalle persone giuste, anzi, il più delle volte sono proprio le situazioni più ardite che ci attraggono, le situazioni vietate che ci solleticano la fantasia e ci fanno incamminare su una strada contorta, su una strada che spesso ci porta a bivi terribili, bivi che superiamo spinti solo da quella sensazione d’amore che aleggia nei nostri cuori. L’amore non si può guidare né può essere guidato, non si può frazionare, limitare, incatenare... l’amore è uno spirito libero e come tale deve poter esprimere tutta la sua vitalità. . . Se un giorno trovi sul tuo cammino la disperazione più nera, se pensi che tutto ti è crollato addosso, se piangi nel silenzio della tua stanza e abbracci freneticamente un fantasma che ti si dissolve fra le dita allora, sappi, che il tuo è amore. Spesso lo si riconosce nella disperazione più totale, spesso ci si rende conto che la persona da noi amata non potrà mai essere come vorremmo e ciò ci ferisce profondamente ma, se nonostante tutto, nonostante l’urlo di dolore che si sprigiona dai nostri cuori, nonostante la voglia di chiudere gli occhi per non riaprirli più, noi continuiamo ad amare, a desiderare quella persona, allora quello è il momento che ci rendiamo conto dell’infinito sentimento che va al di là della materialità, che supera le barriere dei nostri stessi corpi e si sprigiona libero, quasi fosse un essere che non ci appartiene, danza, ride, gioisce nel sol vedere la persona che si ama. E quell’amore sa rinunciare, sa aspettare, sa donare e non chiedere nulla, sa essere felice solo perché esiste. In amore la parola “mi dispiace” non dovrebbe mai esistere perché il dispiacere è una restrizione dell’amore. Se non puoi dare all’altro ciò che vuole ma se senti di amarlo, dagli altre cose, donagli un sorriso, una carezza, una parola gentile, un gesto d’affetto, fagli capire che il tuo cuore è il suo, che tutto ciò che lui ti toglie non intacca il tuo amore, fagli comprendere che sai capire ciò che lui si aspetta da te e non infierire mai sul suo comportamento. Se ti senti scivolare aggrappati forte ma non gridare, non sempre lui può essere in grado di salvarti e ciò potrebbe dispiacergli. L’amore è dedizione totale verso un’altra persona ma non si deve fraintendere questo sentimento e renderlo una prigione. Ognuno di noi deve potersi esprimere sempre come vuole, nessuno deve impedirci di essere noi stessi, nessuno al di fuori di noi può decidere se è giusto rinunciare o meno a un qualche cosa. Se l’amore ti detta tutto ciò stai tranquilla, raccoglierai dei frutti prelibati che non si trovano nel possesso, nel sesso, nella sottomissione, si trovano nella vera essenza dell’altra persona e sono sublimi, soavi, dolci e irripetibili.

 

 

 
 
 

I RICORDI.....

Post n°17 pubblicato il 02 Novembre 2012 da angelino45

 

 I ricordi fanno piangere, i ricordi di tempi vissuti intensamente sono la malinconia dell'anima, i ricordi di un amore finito sono il coltello che dilania le piaghe dell'anima, i ricordi dell'amore tanto desiderato e mai raggiunto sono la tristezza ed il rimpianto del cuore, i ricordi di una persona che nella tua vita ha lasciato un pò di sè e preso un pò di te sono l'immagine che ogni giorno vedi riflessa nello specchio della tua vita...i ricordi.....i ricordi....i ricordi...vorresti seppellirli, ma puoi solo lasciarli in un angolino del tuo cuore, cercare di emarginarli, di estraniarli ma........nei momenti di solitudine, in quei momenti di malinconia e di tristezza, riescono sempre a trovare una via d'uscita dal tuo cuore ed apparire ancora più nitidi nel tuo immaginario, tanto da farteli vedere e riviverli ad occhi aperti...come se fosse la tua realtà...un dolore costante ed un peso che opprime il tuo petto tanto da darti la forza ed il coraggio di rispedirli indietro e rinchiuderli ancora una volta in quell'angolino del tuo cuore....ed ancora...ancora......ancora.....

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

le persone sbagliate

Post n°16 pubblicato il 30 Ottobre 2012 da angelino45

Spesso si dice che " abbiamo incontrato una persona sbagliata"

Oppure " ci siamo innamorati di una persona sbagliata"

secondo me non esistono persone sbagliate.

ogni persona che incontriamo è giusta per quello che cha dato

o tolto, venduto o regalato, prestato o derubato.. che ci abbia

resi felici o tristi. Se per volontà o per circostanza abbiamo

ad esso un ruolo che non le apparteneva o abbiamo voluto credere

che fosse giunta fino a noi per un motivo che le era estraneo non significa che

quella persona stesse seguendo un percorso sbagliato. Se ci ha ingannati,

portandoci a credere qualcosa di diverso dal vero scopo della sua presenza, di

certo non lo avrà fatto senza motivo, ma sicuramente, non possiamo pretendere

che le sue aspirazioni, le  sue speranze coincidano con le nostre o che voglia le

stesse cose o utilizzigli stessi mezzi, scelti da noi. Quando si soffre si tende a  

diventare igocentrici. Anche se stiamo male e il dolore ci toglie il respiro, il mondo

non si ferma certo ad apettarci. Possiamo decidere di proceder in un senso,  

oppure in quello opposto, ma qualunque esso sia,non sarà mai uguale a quello

di un'altra persona.                                     

 
 
 

L'ABBRACCIO

Post n°8 pubblicato il 26 Ottobre 2012 da angelino45

 

 

 

l’abbraccio, quello vero e non quello di circostanza, e' una vera e propria fusione di anime... ha le sue radici su un vero sentimento, qualunque sia la sua natura, e genera calore, entusiasmo, amore o addirittura passione. Tutto il resto e' solo stupida convenzionalita'…Cosa significa abbracciare? La risposta sembra ovvia ma non lo è affatto. Fuori dai rapporti di tipo professionale ( per capire quello in cui si usa il lei), noto che ultimamente è uso scambiare abbracci e soprattutto baci sulla guancia anche tra persone che forse si frequentano da tempo, ma probabilmente si conoscono appena. Da sempre ho ritenuto l’abbracciarsi ed il baciarsi gesti molto confidenziali, riservato ai familiari o agli amici più cari, eppure mi accorgo che anche per me è diventato un modo più o meno comune di salutarsi, non più confidenziale ne più affettuoso di una pacca sulle spalle o di un ciao Ma l’abbraccio vero è un’altra cosa : è quello che ti porta ad aprire ad aprire, allargare le braccia e stringere l’altro a te, è il contato stesso del corpo, il calore del corpo che Trasmette qul di più che è appunto il voler accogliere, proteggere l’altro. L’abbraccio di una persona cara è unione, è immediatezza, è impastarsi,cioè diventare la stessa persona, la stessa fisionomia dell ‘altra persona, un gesto istintivo eppure così carico di significato, che non può essere svilito in un gesto confidenziale sì, ma quasi automatico…e si può desiderare tanto un abbraccio? E si può in assenza di tale gesto, cercarlo come un sorriso nel volto della gente? Desiderare di essere avvolti da un abbraccio, null’altro che un abbraccio, uno di quelli che ti avvolge e ti toglie il fiato, uno di quelli in cui le braccia dell’altro ti avvolgono quasi come una barriera volesse ripararti, difenderti, proteggerti dalle cattiverie del mondo intero?

 
 
 

I MIEI DIFETTI

Post n°3 pubblicato il 22 Ottobre 2012 da angelino45

 

Ho sempre immaginato e creduto che con il passare degli anni si cambiasse in meglio, si riuscisse a smussare certi lati spigolosi del carattere….invece mi scopro ogni giorno più severo, più ostinato, meno disposto ai compromessi. Sicuramente questo è il mio difetto peggiore…Poi sono sempre più predisposto alla solitudine. Non fisica…mentale. Anche se sono con altre persone e parlo, sorrido, scherzo, mi muovo, dentro sto per conto mio.  Quel tornare a me, su di me,  con me, quasi come una forma di narcisismo, forse sarà  perché prima ho pensato spesso alle esigenze degli altri e invece ora le mie  necessità sono primarie. Mi salva ogni tanto la mia ironia…ma anche questa è mista alla malinconia. E poi c’è l’istintività…quella è zizzania pura…. La ragione non riesce a controllare un bel niente… Mi chiedo… perché i difetti si sclerotizzano e la saggezza non li estirpa?

 
 
 

RICORDI...........

Post n°2 pubblicato il 19 Ottobre 2012 da angelino45

 

Avete notato come il passato torna nei momenti meno opportuni?... Mentre ascolti una canzone o senti una parola che ricordi come tua,un profumo, un rumore..un sapore..una lacrima..una stretta allo stomaco.. a volte sorridi..a volte piangi..a volte…altro. In fondo non si dimentica..lasci che i ricordi giacciano in uno scrigno socchiuso…il disperato bisogno di anestizzare il  tutto, porta a sentire il nulla…stendi un velo di apatia..pensando che nulla ti toccherà…vai avanti, senza ascoltare, sentire….vivi..oggi è domani…domani è oggi…ieri era ieri…sai che i ricordi a volte lacerano..annientano..tramortiscono, quindi ti dici,,,NON PENSARE….NON PENSARE !!!!

 

 
 
 

si incomincia----------

Post n°1 pubblicato il 10 Ottobre 2012 da angelino45

 

 

 

l'idea di aprire un blog in cui scrivere non mi è mai passata nemmeno nell'anticamera del mio cervello. Ho sempre prefererito leggere opere altrui e da quando sono diventato un assiduo  frequentatore di siti e di blog ho imparato molto e forse, questo  imparare ha svegliato qualcosa dentro di me. Così come questi autori hanno la passione nello scrivere, raccontare, commentare notizie, pure io ho sentito l'impulso di dover dire la mia. Sarà per me un divertimento giocare a fare il giornalista e lo scrittore senza gli stress e le ansie di chi scrive per professione. Direi che posso fermarmi qui, ho già fatto uno sforzo notevole nello scrivere queste poche parole introduttive. Dal prossimo post si inizia a fare sul serio, o almeno è quello che voglio cercare di fare.

  

 
 
 
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