Blog
Un blog creato da scapatravail il 20/12/2008

dipendenti pubblici

difendere i dipendenti e i servizi pubblici uniti con i cittadini /utenti dalle denigrazioni e le svendite di un patrimonio collettivo, che tutela gli interessi delle persone a prescindere dalle condizioni sociali , di credo politico e religioso, contro un modello economico individualista consumistico ,che ci espropia dei nostri diritti, che monettizza le risorse pubbliche privatizzandole a vantaggio di pochi...creiamo una reazione a catena uniamoci per far sentire la nostra voce di dissenso.

 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 

 

« Messaggio #3

Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da scapatravail


La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/scapatravail/trackback.php?msg=6158016

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
scapatravail
scapatravail il 11/01/09 alle 22:19 via WEB
BUONASERA A TUTTI ,SPERO STIATE BENE NONOSTANTE LUI,RENATO !!!! RIGUARDO ALLA COLLEGA CHE DESCRIVE LA SUA ULTERIORE FATICA CHE SI AGGIUNGE AD UNA FASE DI VITA COSI' IMPEGNATIVA,MI SENTO DI SCIVERE CHE E' PROPRIO IMPORTANTE FARE QUALCOSA ,PER RIPORTARE AL BUON SENSO ED AL RISPETTO DELLE PERSONE,COMPRESI NOI DIPENDENTI PUBBLICI ,QUESTO MINISTRO!!! CERCHIAMO DI MANTENERCI IN CONTATTO,DI FARE RETE E DI DIFFONDERE QUESTO BLOG. SPERO DI VEDERVI NUMEROSI A FEBBRAIO E CON TANTE FIRME GRAZIE E BUON "SCAPATRAVAIL" ADELE
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/01/09 alle 17:33 via WEB
Una volta sui posti di lavoro, fabbriche o uffici che fossero, al Lunedì mattina ci si scambiava le battute sulle partite della domenica e sui rigori dati o non dati e sui gol in fuorigioco, da qualche mese a questa parte invece la domanda ricorrente è: “hai sentito cosa ha detto ieri Brunetta?”. Eh sì, perché il ritmo delle esternazioni del nostro ministro è ormai incessante. Sembra che la sua principale preoccupazione sia ingiuriare i dipendenti pubblici, prendersene gioco, dileggiarli e provocarli. L’ultima sfornata è che secondo Lui tutti i lavoratori del pubblico impiego si vergognerebbero di confessare ai propri figli il loro lavoro. Sono un dipendente pubblico e non ho mai avuto nessun problema, né con i miei figli né con altri, di dire quale fosse il mio lavoro. Ci sono un po’ di cose però di cui effettivamente ci sarebbe da vergognarsi e provo ad elencarle: - ci sarebbe da vergognarsi ad avere un ministro della funzione pubblica che predica bene (si fa per dire) ed ha razzolato e razzola malissimo. Perché va bene fare le campagne contro i fannulloni ma perché non dice che da Parlamentare Europeo ha partecipato a poco più della metà delle sedute e che se fosse sceso a poco meno avrebbe perso la metà della sontuosa indennità? perché non dice che continua a percepire la doppia indennità da ministro e da parlamentare, incarico dal quale si prende ben guardia dal dimettersi? - Ci sarebbe da vergognarsi se, magari facendo qualche piccola indagine, venisse fuori che è vero che è diminuito il numero di giorni di malattia presi dai dipendenti pubblici ma che nello stesso tempo è cresciuto il numero delle persone che, per non perdere anche quei 10 – 15 euro al giorno tolti dal nostro bravo ministro a chi è malato, si mette in ferie! - Ci sarebbe da vergognarsi se da una parte si predicasse, come fa Brunetta, che bisogna premiare il merito e i meritevoli e dall’altra, nelle Amministrazioni governate dal centro destra, si assumessero parte di quelli che erano nelle proprie liste elettorali (vedi Comune di Asti) o se per selezionare i dirigenti invece di fare concorsi pubblici per titoli ed esami si facessero pseudoselezioni dei curricula senza mai pubblicare nè criteri di valutazione né graduatorie dei concorrenti (vedi Provincia di Asti); - Ci sarebbe da vergognarsi ad avere un ministro (come il nostro) che continua a scagliarsi contro la spesa pubblica dimenticando di dire agli Italiani che negli anni in cui il debito pubblico del nostro paese si gonfiava a dismisura (gli anni ’80 e i primi anni ’90, quelli della stagione dei pentapartiti di Craxi, Andreotti, Forlani, DeMichelis ecc) Lui era uno dei più ascoltati consiglieri economici del Partito Socialista insieme ai suoi colleghi Tremonti e Sacconi; - Ci sarebbe da vergognarsi a sentire il Presidente del Consiglio dire che la sua ricetta sull’ottimismo ha sconfitto la crisi quando cresce continuamente il numero di famiglie che non arriva a fine mese e quando il suo ministro al welfare annuncia pochi giorni prima che la Cassa Integrazione è cresciuta del 525%! L’elenco potrebbe continuare a lungo ma credo possa bastare a dare un quadro di quante possono essere le cose di cui vergognarsi e credo che riguardino più il ministro Brunetta, e chi la pensa come Lui, che non la massa dei dipendenti pubblici. Giovanni Pensabene (dipendente provinciale)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
SCAPATRAVAIL il 08/03/09 alle 15:48 via WEB
8 marzo 2009 Giornata della donna. Brunetta: le donne dovranno andare in pensione a 65 anni, cominciando da quelle che lavorano per la pubblica amministrazione. E’ una questione di riconoscimento delle pari opportunità. Corriere della Sera 8 dicembre 2008 Lettera aperta al Ministro Brunetta e a tutti quegli uomini che pensano: “avete voluto la bicicletta…..ora pedalate”! Egregio Ministro che cosa sa delle nostre vite, degli impegni che ci sono richiesti e delle disparità che ancora ci dividono con l’altro sesso? che ne sa per decidere sulla nostra pelle, sulla nostra salute, sulle nostre fatiche quotidiane? Le vogliamo raccontare le tappe della nostra vita di donne lavoratrici, di mogli, di madri, di figlie, di nonne. Siamo semplici impiegate, infermiere, insegnanti, assistenti sociali, bidelle, postine, ferroviere, educatrici che lavorano come tutti. Poi ci sono le donne che lavorano nel privato, con meno diritti ancora, le disoccupate, le casalinghe ricche e quelle povere, le donne sole. Ma queste sono altre storie ancora. 25 anni: concorso nella pubblica amministrazione: direttore “ brava e preparata questa ragazza; però che guaio le donne dipendenti; oggi il lavoro, poi il matrimonio e i figli…….sarà spesso assente e noi dobbiamo pagare le sue scelte di vita. Meglio i maschi, ci danno meno problemi 30 anni: il matrimonio 35/38 anni 1,2 figli: direttore: “ci siamo eccola incinta, di nuovo incinta, nessuna sostituzione, mancano i fondi e chi li sente i colleghi che devono fare il lavoro al posto suo?” Donna: “La ricerca di un asilo nido, le liste di attesa, poi il posto finalmente. Pediatra “ E’ un po’ prestino per lasciare il bambino; ha bisogno di lei a tempo pieno ancora. Pedagogiste/ insegnanti “Ma signora è troppo il tempo che lo lascia a scuola; e poi le riunioni; non c’è mai! come fa a seguirli questi figli? La spesa , la palestra, il corso di calcio, di nuoto. Corri, corri, corri. Le vacanze estive. La vicina di casa “ signora i ragazzi disturbano; tutto il giorno a casa da soli e se succede qualcosa? è lei che deve rispondere. Sono minorenni”!!! Donna “Il lavoro; devo lavorare come gli altri; mi piace il mio lavoro voglio farlo con responsabilità” 40/45 anni: Il marito: “cara sei sempre stanca, nervosa, non hai mai voglia di uscire; mi trascuri; trascuri la casa,non cucini più come una volta” Direttore: “c’è un corso di qualche giorno fuori regione, ci deve andare; è un suo dovere riqualificarsi e formarsi. Non mi dica ancora non posso.” Donna; “marito mio aiutami, prenditi tu qualche giorno per stare con i figli e con i genitori anziani. Lui “ ma non posso! pensa cosa direbbero al lavoro. Non posso fare il badante! Il lavoro per noi uomini è la priorità della vita e della carriera. Mi dispiace ma proprio non posso”. 50 anni: i vecchi genitori non stanno bene; hanno bisogno di cure e un po’ più della presenza della figlia. Il medico, l’assistente sociale: “Questi anziani devono stare nella propria casa ma non da soli. I genitori sono suoi, è lei che ci deve pensare. La società l’aiuta con gli assegni di cura e i permessi parentali. Siete fortunate voi del pubblico impiego potete assentarvi per motivi di famiglia quando e come volete.” Direttore; “ signora non ha più diritto a congedi e permessi, le nuove disposizioni non lo consentono più.” 55 anni: direttore: è una brava professionista, affidabile e preparata; però non capisco.. si ammala più spesso, è esaurita o sarà per i soliti……problemi femminili!!! 60 anni. “Mamma sono incinta, sono felice. Tu mi aiuterai vero? Presto sarai in pensione e farai la nonna a tempo pieno”. “No cara figlia, non posso, dovrò lavorare fino a 65 anni”. Abbiamo lottato per l’emancipazione, per contare nella società, per essere all’altezza dei nostri compiti, per ottenere servizi sociali in nostro aiuto, per poter vivere bene, per poter sognare un mondo più giusto. Oggi stiamo perdendo tutto quanto abbiamo conquistato; ci smontano a pezzi, poco per volta. Ma noi ricominceremo e farci sentire, di nuovo cammineremo unite come un tempo; noi della vecchia generazione con le nostre figlie e le nostre nipoti. LE DONNE DI SCAPATRAVAIL
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

forza50deciso1970sols.kjaerdiegovagagginioby1000pacurlSlint71ciro.emanuelemarino1948ilio_2009fiammetta.guarientoalipedegdicarlucciovito.caponordcasile
 

ULTIMI COMMENTI

8 marzo 2009 Giornata della donna. Brunetta: le donne...
Inviato da: SCAPATRAVAIL
il 08/03/2009 alle 15:48
 
Una volta sui posti di lavoro, fabbriche o uffici che...
Inviato da: Anonimo
il 12/01/2009 alle 17:33
 
BUONASERA A TUTTI ,SPERO STIATE BENE NONOSTANTE LUI,RENATO...
Inviato da: scapatravail
il 11/01/2009 alle 22:19
 
una collega affetta da tumore si è dovuta recare in...
Inviato da: scapatravail
il 02/01/2009 alle 20:32
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963