dipendenti pubblici

Post N° 3

Cari cittadini e colleghi



I dipendenti pubblici e la P.A. il cui unico scopo è garantire servizi agli italiani ,oggi sono sottoposti a un duro attacco, il governo in carica e il ministro responsabile della funzione pubblica attinge al repertorio dei luoghi comuni generalizzando sugli aspetti negativi prodotti da singole realtà amministrative e deplorevoli comportamenti di alcuni lavoratori.
E’ in atto una vera crociata in diversi si sono arruolati, politici e mezzi di informazione , ed ecco i
veri responsabili dei tanti problemi che affliggono il paese sono “ i dipendenti pubblici assenteisti e fannulloni “e gli enti generatori di sprechi.
Noi sappiamo che non sempre i diritti del cittadino/contribuente sono garantiti e tutelati, non ci piacciono i colleghi poco educati, e disattenti rispetto alle necessita degli utenti e tanto meno se sono assenteisti/fannulloni, cosi come gli sprechi e le inefficienze della P.A.
MA non possiamo accettare che 60 milioni di italiani che oggi ricevono risposte al bisogno
di salute ,istruzione ,servizi sociali ecc. ecc. siano tutti insoddisfatti , se cosi fosse ci troveremmo in una situazione veramente drammatica.
Ogni giorno i lavoratori erogano milioni di risposte alle necessità della popolazione, pensate cosa sarebbe una società senza servizi che si occupano delle persone,bambini ,giovani ,anziani.
Questi lavoratori di là dal loro specifico impegno, delle condizioni nelle quali sono costretti ad operare, delle criticità oggettive della loro funzione (insegnanti ,operatori sanitari,vvff,poliziotti,
vigili urbani, personale amministrativo ecc.) ricevono un marchio che mina ulteriormente la loro considerazione sociale come interlocutori e come rappresentanti dello stato sul territorio…..
Si noi rappresentiamo lo stato…il ministro pare se ne sia scordato e forse anche i dipendenti pubblici.
In questo paese un politico può ledere l’immagine di 3.500.000 di lavoratori senza conseguenze di carattere legale mentre un dipendente che denuncia la propria azienda le inefficienze rischia procedimenti disciplinari o di essere licenziato.
Noi dobbiamo rivendicare con orgoglio il nostro ruolo nella società in difesa dei cittadini,
denunciando che la vera posta in gioco è il drastico ridimensionamento dei servizi,
coerentemente con la volontà di eliminare gli strumenti collettivi per la gestione dei beni comuni in linea con la tendenza alla privatizzazione del patrimonio pubblico.
I fautori del ridimensionamento del servizio pubblico nascondono ad arte che questo settore in realtà rappresenta fonte di guadagno considerevole per il paese e il settore privato, pensate all’indotto……. non Fiat….. di aziende sanitarie, comuni, provincie
Queste realtà forniscono motivo di crescita del PIL, stimolano la ricerca, e l’occupazione quindi
non solo costi.
Il ministro brunetta dice che in questa situazione mondiale di recessione economica il settore pubblico può rappresentare il motore trainante per la crescita economica……se ne sono accorte le
Banche che chiedono protezione statale e la ottengono senza troppa fatica e senza dare nulla in cambio.
Noi siamo d’accordo peccato che le risposte siano sbagliate e contraddittorie si continua con la solita minestra riscaldata (figlia delle politiche di vari governi di destra e sinistra e a volte del silenzio delle OOSS)
Si continua con i tagli a bilanci sempre più magri, la lotta agli sprechi vale solo in campagna elettorale, si dice di voler premiare i dipendenti ma s’inizia svuotando contratto nazionale e la contrattazione decentrata dalle risorse economiche necessarie, inserendo una nuova tassa sulla malattia se ti senti male paghi…chissa se è costituzionale o non rappresenti una lesione dei diritti dell’uomo con tanto di orari per visite fiscali da spaventare un mafioso.
Se si vuole realmente aumentare l’efficienza della p.a., le azioni da intraprendere sono ben altre quali:


• Lavorare per aumentare il riconoscimento del ruolo sociale del pubblico dipendente
• Favorire la trasparenza e la partecipazione dei cittadini non solo alla formazione della decisione ma anche alla gestione
• Risorse adeguate per garantire i servizi oggi ancor più necessari in presenza di una grave recessione economica.
• Aumenti contrattuali che permettano di recuperare salario rispetto al costo della vita.
con l’ottimismo si fa molta strada ,diventa difficile pagare le bollette,il mutuo,la spesa..
Azioni che hanno quale presupposte forme di partecipazione democratica dei cittadini e dei lavoratori al fine di avvicinare la comunità alle istituzioni…senza scaricare sui dipendenti pubblici responsabilità che per buona parte sono da ricercare altrove.