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Green Revolution

Post n°12 pubblicato il 17 Ottobre 2021 da marcossovic

E' tempo di lavori preparatori. La natura la fuori ha dato il meglio di se nei mesi trascorsi e ora si prepara al sonno ristoratore. Come non apprezzarne il ritmo, la costanza, l'Amore che ci riserba questo viaggio infinito intorno al Sole.

L'autunno prodigo di doni da scoprire, anche quest'anno sembra regalarci quel bel tepore che allunga le giornate all'aperto e nonostante la presenza di questo strano vento divisivo, un pò disorientati ci si appresta alla ri-organizzazione. Non sarà un autunno facile quest'anno ma ne abbiamo viste di cose noi e se non coi nostri occhi, ce le hanno ben raccontate i nostri vecchi.
 E ne hanno visti di inverni bui e freddi, i nostri cari vecchi che mai hanno mollato la presa del loro territorio.
Da qui non si passa o dovrete passare sul nostro corpo... e hanno mantenuto la promessa. Loro l'esempio, loro la strada, noi nell'impegno e nella responsabilità dell'itinerario.

L'inverno non è mai stato il periodo dell'ozio, quest'anno poi siamo in presenza di una vera e propria Rivoluzione che sta accelerando il processo di consapevolezza di ognuno.
E’ un vento strano quello che sta spazzando la fattoria e non accenna ancora a disperdersi. Bisognerà attuare tecniche di resilienza, sistemare l'orto, avvalersi di tecniche nuove, coltivare uno spirito sovversivo perché le tecniche tradizionali vanno integrate da nuove idee necessarie per affrontare i periodi difficili.
E allora è tempo di concretezza. L'idea enunciata piace a tutti, occorre abbozzare il programma ed entrare nel ritmo.
Dalle cose che si enunciano; che dicendosi, si scrivono; che scrivendosi si denotano di qualità ed infine si concretizzano per via di un dispositivo che passa all'azione, realizzeremo il prossimo passo verso la messa in pratica della nostra visione di futuro.
 Un passo dopo l'altro, e il progetto andrà a delinearsi arricchendosi, di qualità, realizzandosi in prodotti e raccolti generosi. Un discorso in atto, partecipato dai laboriosi abitanti della fattoria che cresce e si arricchisce di nuovi amici.

Quest'anno i nuovi amici portano con sé anche quella ventata patriottica mai assopita che cerca nuove vie di espressione. 
Contro il discorso globalizzatore neoliberista, la fattoria si risveglia coinvolta a nuova energia e alle soglie dell'inverno dell'anno 2021 d.C. quando tutto sembrava andare per il peggio, allorché i prezzi si impennarono, gli Stati erano in preda al ripiegamento nazionalistico, e i grandi blocchi divisi temevano l'approssimarsi al gelo, nel paradosso di una convivenza terrestre, di un infinito viaggio intorno al Sole che meriterebbe maggiore unità di intenti, la Rivoluzione Verde si oppose alla deriva introdotta dalla tessera colorata che aveva diviso la gente.
Ma si sa, la storia insegna... che non insegna niente! E allora la rivoluzione deve scaturire dalle piccole cose. Qui da noi le piccole grandi cose si instaurano dentro al dispositivo del fare, dentro alla fattoria rinasce un discorso libertario.

 Fare l'orto è un'azione sovversiva!

 
 
 

confrontiamoci finalmente!

Post n°11 pubblicato il 10 Febbraio 2014 da marcossovic
 

E' fatta!

Mancava un tassello importante per migliorare il grado di interazione fra i simpatizzanti ma presto avremo a disposizione un forum tutto nostro. Tanti graditi contributi con cui arricchire le comunicazioni del blog.

Stiamo ultimando la stesura del modello di rispetto privacy a cui vogliamo attenerci e con cui potremo memorizzare i vostri dati di contatto. Tutto procede con calma nella fattoria ma non disperate...

I lavori procedono nonostante la mia insanabile pigrizia ed è in fase conclusiva anche il website, che andrà ad integrare il blog con una vetrina multimediale e le news.

Piuttosto che insistere sulla VISION di scappoincampagna, fino ad ora, ho preferito lavorare dietro le quinte e acquisire le conoscenze degli strumenti software per l'aggregazione online del gruppo. Mi riprometto comunque una maggiore periodicità nelle comunicazioni future, spronato anche dalla vostra partecipazione. Con questi nuovi inserimenti dovrebbe iniziare a strutturarsi un discorso più organico.

Riprendiamo dunque da qui e l'appuntamento è... adesso! Il forum sarà sempre attivo e spero che diventi un momento di confronto partecipato, proprio per dare enfasi al ritmo delle cose che stiamo facendo.

Sono già online alcuni argomenti importanti come la MISSION e la STRUTTURA ASSOCIATIVA, quindi lo STATUTO e gli spazi per conoscerci meglio. Date il vostro migliore contributo, buon forum!

 

 

 

 

 
 
 

per un amico in più ...

Post n°10 pubblicato il 08 Giugno 2013 da marcossovic
 
Foto di marcossovic

Ciao K,

piacere di fare la tua conoscenza! Si, la proposta è ancora attuale e man mano si arricchisce di nuovi potenziali collaboratori. Volevo risponderti illustrandoti come sto procedendo per aggregare la nostra comunità online...

Prendo spunto dalle tue domande per rispondere qui sul blog a te e  ai tanti interessati che mi postano i loro commenti inerenti le modalità di partecipazione e lo stato di avanzamento.

                                 °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

... l'idea piace ma l'azione sul territorio è impegnativa e necessita di informazioni di carattere legale che non possiamo ancora localizzare. Comunque andiamo avanti, avvalendoci di quello che si trova in rete, sui forum, e fra i conoscenti, finchè incontreremo le informazioni e la formula associativa più adatta.

Come puoi immaginare, ho ricevuto vari contatti di persone come te, interessate e ben disposte ma non abbiamo ancora un luogo dove incontrarci.
Così, recentemente, per sbloccare la situazione, ho individuato in rete una modalità "social" gratuita piuttosto ben congegnata.  Possiamo quindi iniziare un percorso più costruttivo favorendo coesione e incontri. Se vorrai approfondire il discorso sarò felice di spiegarti come funziona.

Intanto fammi sapere come potremmo interagire, dove abiti? Ti puoi muovere con l'auto? Hai possibilità di connessione a internet...

- mi interessa approfondire se hai già qualche conoscenza artigianale o lavorativa o relativa alle comunità. Anche un hobby ben conosciuto e praticato, tutto va bene se sei disposta a condividerlo nel nostro laboratorio di idee.
 
Come già saprai, il progetto necessita di sinergia e reciproco utilizzo di saperi "concreti" cui accennavo sopra.

Dobbiamo contenere i costi di realizzazione e arrangiarci dove possibile.


Se hai qualche dubbio leggi i post precedenti sul blog, apprenderai le motivazioni di fondo e come ho pensato di strutturare l'associazione.

A regime, è nei piani ottenere un ritorno qualitativo sensibile nel cibo autoprodotto e nei manufatti artigianali realizzati. Potremmo anche pensare a uno sbocco verso attività di agriturismo, B&B, corsi, ecc., dipenderà dalla coesione del gruppo e dalle conoscenze dei partecipanti.

L'obiettivo economico è l'autosufficienza e il sostentamento dell'associazione, quello culturale è la trasmissione del sapere artigianale per una transizione verso valori etici più solidali e per un pieno utilizzo condiviso delle risorse a disposizione.

Sottolineo che chi entra ora a far parte dell'iniziativa avrà maggiori spazi decisionali dopo, in quanto socio fondatore.

Prima di iniziare l'avventura, vogliamo conoscerci bene e dunque ci prendiamo tutto il tempo per frequentarci e per decidere se questa aggregazione di esperienze e personalità diverse si confà al tuo carattere e agli scopi dell'associazione, la decisione di partecipare deve avvenire con gradualità e convinzione.

Credo di non fantasticare se l'ordine delle cifre si aggiri sui 20.000 euro a nucleo (una famiglia, una coppia, un single che poi si fidanza, ecc) e che bisogna mettere da parte almeno 200.000 euro per acquisire una proprietà da ristrutturare poi con amore e dedizione. Credo che una ventina di persone possano costituire un insieme "giusto" per il nostro club.


L'investimento di tempo e denaro per disporre di un fondo agricolo riorganizzato ed efficente sarà di una certa importanza. Raffrontato a un potenziale ritorno, concreto ma pur sempre non immediato, merita una motivazione autentica.

Per chi ci sarà, questa iniziativa ci permetterà di godere della conquista di spazi interessanti ed esperienze artigianali che altrimenti non sarebbero alla portata dei singoli né facilmente rintracciabili. Decidere poi come abbellire il luogo, piantando qualche albero, prendendoci cura dell'orto piuttosto che la costruzione di un barbecue o del forno per il pane, tutto ciò può dare certe soddisfazioni irresistibili, per gente come noi. E non finisce certo li... due o tre galline... 

A presto. 

Marco Sturaro

 
 
 

autosufficienza fra gioco e lavoro

Post n°9 pubblicato il 03 Giugno 2012 da marcossovic

Siamo all’apice del progresso tecnologico e al tempo stesso sull’orlo del default economico, cosa possiamo inventarci adesso?

Posto che sia realmente progresso vivere fra le comodità ma ammalarsi per l’inquinamento, qui dove la ricchezza ci permette stili di vita agiata, ci si prospetta l’indebitamento a vita. Qualcuno in città trascorrerà l’intera esistenza senza conoscere o avere niente da spartire con i propri vicini condominiali.  Il lavoro é sempre più lontano, sottopagato e precario, i servizi peggiorano…
Ce ne sono di cose buone, certo, ma il prezzo che stiamo pagando é troppo alto.
Questo modello non é più sostenibile, lo vediamo tutti.
Il tempo libero é la nostra vera nuova ricchezza e ora,  prima che ci venga sottratto, occorrerebbe farne tesoro.

Quando eravamo “incivili” la casa era più bella, composta su due piani, era grande e molto abitata, aveva delle pertinenze intorno per gestire il lavoro locale e per gli animali. La vita era più dura ma si formavano comunità solidali, si conviveva fra comportamenti sociali meno aberranti, in modo più prevedibile ed economico.
Si stava meglio quando si stava peggio? Forse non é proprio tutto vero, però in tempo di crisi il desiderio di autosufficienza si fa impellente e se qualcuno di voi ha saputo conservare le conoscenze e le pratiche della saggezza contadina, oggi ha la possibilità di contribuire alla realizzazione di un progetto ambizioso.
Per attraversare le difficoltà dei mercati mondiali, il nostro Paese potrebbe trascorrere un lungo periodo nelle necessarie ristrutturazioni. Nel frattempo vogliamo far convergere le conoscenze e le pratiche artigiane in un progetto autogestito che prevede di riattualizzare  e ricostruire localmente un’economia a “KM 0″ che contempli quanto segue:

- Genuinità e qualità del cibo biologico;
- Bellezza e robustezza di manufatti artigianali;
- Costi contenuti per mezzo di attività locali e sinergia dalle reciproche professioni:
- Utilizzo di tecnologie a basso impatto ambientale sia energetiche che produttive;
- Fare parte di una comunità locale ed in rete che mira al lavoro come svago appassionato  e relax.

Tutto ciò investendo un piccolo capitale in una associazione non profit che ha come fine l’acquisizione e la conduzione di un fondo agricolo in campagna vicino a Bologna, dotato di immobile e servizi. Un luogo dove recarsi anche con la famiglia, facedo parte di un club di appassionati bricoleur desiderosi di una sede dopolavoro dove rigenerarsi facendo cose gradevoli.
Il termine italiano principiante non si addice, noi cerchiamo i veri ciapinèr alla bolognese ma sono graditi anche professionisti uomini e donne come avvocato, commercialista, geometra, idraulico, elettricista, muratore, contadino, giardiniere, cuoco, falegname, meccanico, musicista, medico, veterinario, ecc. Insomma gente che sappia muovere le mani e la testa per determinare la crescita e la qualità della convivenza nel gruppo.

Constatiamo che siti idonei alla portata del progetto sono ancora disponibili e aggregandoci possiamo raggiungere le opportune sinergie per abbattere i costi di gestione. Il nostro é un progetto che contempla finanza ed economia non profit percui occorre autosufficienza a 360 gradi.

Attivando le opportune tecnologie vogliamo realizzare una sorta di kibbutz post-moderno dove sviluppare cultura, produzione di cibo per auto-consumo, manufatti artigianali, attraverso la collaborazione e la trasmissione delle conoscenze. Una reinterpretazione in chiave moderna di un sistema socio-economico collaudato, per la determinazione di un originale itinerario verso l’autosufficienza.

Parliamo di svago e anche di gioco nel lavoro perchè ognuno, possedendo già un impiego, partecipa con le proprie abilità e nel tempo libero, con entusiasmo.
L’impegno richiesto può fare parte di un’abilità già acquisita, di un hobby come di una passione, tutti preziosi atteggiamenti personali adatti a determinare  un clima di reciproco scambio e collaborazione in una comunità.
Nello scenario che amiamo prefigurare ci interessano la modalità di condivisione delle risorse della terra e dei materiali naturali che hanno prodotto benessere e civiltà “quando si stava peggio”, facendo economia attraverso l’uso dell’ingegno e della creatività.

Dunque siamo alla conquista di uno spazio verde produttivo, di locali adeguati allo svolgimento di attività artigianali e la valorizzazione dell’ambiente rurale nella direzione dell’abbellimento, della cura e del sostentamento dell’associazione.
Il tutto sotto la tutela giuridica dell’ente non commerciale che andremo a fondare appena individuato il gruppo principale. Stiamo formando il nucleo primario dell’associazione che redigerà la bozza dello statuto. A seguire la formazione del resto del gruppo di acquisto composto da una ventina di associati scelti per l’apporto di professionalità ed entusiasmo.

Chi si sente in sintonia con quanto esposto può mettersi in contatto  con noi nella sezione “info” del presente sito.

Buona autosufficienza a tutti

Sturaro Marco

 
 
 

TERRA!

Post n°8 pubblicato il 20 Aprile 2012 da marcossovic

"Chi possiede la terra possiede la ricchezza!".
L'idea stà prendendo forma, grazie del vostro interessamento. Continuate a farvi conoscere voi cuochi, muratori, giardinieri e geometri. Un pizzico di avvocato e commercialista ci starebbe anche bene. Sappiamo che trovare queste belle  e utili doti e al tempo stesso condividere l'amore del lavoro in campagna sarà una bella impresa ma siccome ci crediamo fortemente insisteremo finchè non salterà fuori tutto l'armamentario che ci necessita.
Vorrei precisare che la mia proposta differisce dalla modalità di investimento detto G.A.T. illustrato nella recente trasmissione televisiva in quanto non prevede di abitarci o di ottenere rendite o dividendi ma solo di usufruirne in santa pace nel tempo libero, condividendo le spese per l'acquisto e la manutenzione. Siccome parliamo di un bene potenzialmente produttivo è auspicabile che  gli interessati abbiano qualche conoscenza o abilità in materia di lavoro artigianale e agricolo. Si privilegerà quindi la partecipazione di chi ha già sviluppato qualche utile sapienza. Per quanto mi riguarda ho discreta abilità in falegnameria e restauro e lavoro in campo elettronico da 22 anni.
I requisiti minimi per fare parte del gruppo sono: amore per la natura, desiderio di coltivare il proprio cibo (in modo biologico), piacere di stare in compagnia con persone attive e curiose. Data la natura "rilassata" del progetto è quasi certo che nei primi anni non venga portato a produzione tutto il potenziale di un podere agricolo, é quindi pressoché certa l'iniziale natura amatoriale dell'iniziativa e come tale necessita di persone che già lavorano e che possono concedersi qualche spesuccia extra per fare fronte alle classiche uscite derivanti della conduzione di una proprietà immobiliare. Come si apprenderà dal blog il gruppo che 'scappaincampagna' sarà composto da una trentina di persone con le "mani in pasta", aventi cioé conoscenze utili, capaci di "fare" e di trasmettere agli altri componenti le proprie informazioni. Formeremo insieme una sinergia straordinaria per rendere piacevole e produttivo il lavoro ma anche il relax in campagna. A fine giornata tutti a casa propria, in città, in rete, sempre in contatto sul sito web dei soci, partecipando anche virtualmente. Vogliamo costruirci un bel barbecue in muratura? Oppure dare vita al giardino piantando un paio di varietà di salice, che poi utilizzeremo per costruirci bellissimi cesti naturali? E poi cosa vi viene in mente di realizzare con un paio di ettari di terreno e stabile rurale annesso? Il laboratorio di falegnameria e una spaziosa cucina attrezzata? Non vogliamo certo farci mancare nulla, bisogna solo fare scendere i costi provvedendo da noi stessi alla maggior parte dei lavori. Poi, una volta messa a punto la struttura, via libera alla creatività!
Certo, l'acquisto della moto nuova, forse, bisognerà rimandarlo... cosa preferisci?
Hasta la vista e ... buona campagna a tutti!

 
 
 
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