Scappo in Campagna

Green Revolution


E' tempo di lavori preparatori. La natura la fuori ha dato il meglio di se nei mesi trascorsi e ora si prepara al sonno ristoratore. Come non apprezzarne il ritmo, la costanza, l'Amore che ci riserba questo viaggio infinito intorno al Sole.
 L'autunno prodigo di doni da scoprire, anche quest'anno sembra regalarci quel bel tepore che allunga le giornate all'aperto e nonostante la presenza di questo strano vento divisivo, un pò disorientati ci si appresta alla ri-organizzazione. Non sarà un autunno facile quest'anno ma ne abbiamo viste di cose noi e se non coi nostri occhi, ce le hanno ben raccontate i nostri vecchi.
 E ne hanno visti di inverni bui e freddi, i nostri cari vecchi che mai hanno mollato la presa del loro territorio. Da qui non si passa o dovrete passare sul nostro corpo... e hanno mantenuto la promessa. Loro l'esempio, loro la strada, noi nell'impegno e nella responsabilità dell'itinerario.
 L'inverno non è mai stato il periodo dell'ozio, quest'anno poi siamo in presenza di una vera e propria Rivoluzione che sta accelerando il processo di consapevolezza di ognuno. E’ un vento strano quello che sta spazzando la fattoria e non accenna ancora a disperdersi. Bisognerà attuare tecniche di resilienza, sistemare l'orto, avvalersi di tecniche nuove, coltivare uno spirito sovversivo perché le tecniche tradizionali vanno integrate da nuove idee necessarie per affrontare i periodi difficili. E allora è tempo di concretezza. L'idea enunciata piace a tutti, occorre abbozzare il programma ed entrare nel ritmo. Dalle cose che si enunciano; che dicendosi, si scrivono; che scrivendosi si denotano di qualità ed infine si concretizzano per via di un dispositivo che passa all'azione, realizzeremo il prossimo passo verso la messa in pratica della nostra visione di futuro.
 Un passo dopo l'altro, e il progetto andrà a delinearsi arricchendosi, di qualità, realizzandosi in prodotti e raccolti generosi. Un discorso in atto, partecipato dai laboriosi abitanti della fattoria che cresce e si arricchisce di nuovi amici.
 Quest'anno i nuovi amici portano con sé anche quella ventata patriottica mai assopita che cerca nuove vie di espressione. 
Contro il discorso globalizzatore neoliberista, la fattoria si risveglia coinvolta a nuova energia e alle soglie dell'inverno dell'anno 2021 d.C. quando tutto sembrava andare per il peggio, allorché i prezzi si impennarono, gli Stati erano in preda al ripiegamento nazionalistico, e i grandi blocchi divisi temevano l'approssimarsi al gelo, nel paradosso di una convivenza terrestre, di un infinito viaggio intorno al Sole che meriterebbe maggiore unità di intenti, la Rivoluzione Verde si oppose alla deriva introdotta dalla tessera colorata che aveva diviso la gente.Ma si sa, la storia insegna... che non insegna niente! E allora la rivoluzione deve scaturire dalle piccole cose. Qui da noi le piccole grandi cose si instaurano dentro al dispositivo del fare, dentro alla fattoria rinasce un discorso libertario.

 Fare l'orto è un'azione sovversiva!