scardanelli

SOFIA


 
SOFIAMi diceva di vivere di abbandoni, di capricci per un’ inesauribile segreto.Amavo le sue ore di allucinazionee di raminga, d’immaginaria perseguitatain esodo verso una terra promessa.Lei disperdeva poesia e briciole di teologiae levigava il dire nell’archeologia di elementi,ciottoli di fiume e di vulcano, anima da fionda e da paura tesa dal divino arciere.Felice colpa che attendeva riscattoStrano se tutto non fosse naufragio, se tutto non fosse travolto, soffocato,consumato dal tempo.Ma nessuna parola pronunciata un giorno,sarà un giorno non pronunciata,nessun dolore non sofferto,nessuna gioia non vissuta.Attimo che corre che soltanto Amore può strappare alla corruzione della memoria.Amore più forte che non possa essere la morte.                                pubblicato su www.alidicarta.it il 09.01.2012                                       e su www.scrivendo.it il 09.01.2012