scardanelli

Una Vita e una galleria


Una Vita e una galleriaLuca è militante, guerriero, soldato politico, jihadista nell’anima, dei "No TAV" Luca è capo carismatico. Trascina le folle da profeta e le folle lo seguono messianicamente.Luca porta un cognome che da solo è una preghiera. Su quella strana croce nelle cui braccia scorre l’alta tensione ci si è arrampicato per sfida e per passione, per amore e per dolore.La tragedia è bianca, come una scarica da cinquantamila volt. Come un letto d’ospedale. Come ogni polemica che più cresce più si fa insensata, e annebbia vista e mente e produce rabbia e stilla veleni.A Luca fanno ribrezzo i piccoli borghesi,i pusillanimi e le Sinistre in abito grigio. Tipi come lui vivono come l’ultimo dei mohicani, in marcia per missione.Ma perchè giocarsi tutto per la galleria di un treno?Perché buttare una Vita per impedire un buco nella roccia?La sua volontà di onnipotenza è impotenza conclamata.Ma il brivido di un attimo di utopia vale tutto e la vita si può immolare per un traforo di montagna.Certo, per vendicatori inarrestabili come Luca il "movimento" è tutto anche quando la meta è nulla. E la protesta è il volto dell’Armageddon alla fine dei tempi. Ma questa religione resta solo un buco nella roccia.Luca giace adesso in un letto di ospedale.Ha 37 anni. La vita ce l’avrebbe ancora tutta davanti.Ma quei suoi 37 anni incompiuti, sospesi, enigmatici Luca ha già scelto di giocarseli tutti in un solo momento. Luca porta un cognome che da solo è una preghiera. Recitiamola, in cuor nostro, un secondo almeno di quest’oggi affinché a Luca sia concesso un tempo supplementare e perché lui abbia ancora il tempo di pronunciare da sé quel Nome.Giacobbe ha lottato contro l’angelo, Davide ha affrontato Golia, Abramo era disposto a sacrificare Isacco. La Vita si offre per la pienezza di ciò che le dà senso, non per un buco in un sasso.
Pubblicato su www.alidicarta.it il 29.02.2012              e su www.scrivendo.it il 29.02.2012