scardanelli

IL PORTIERE


                    A Piermario Morosini
                                               IL PORTIERE                                                                        E’ la domenica della misericordia. Dio ha parlato a tutti noi, è sceso a fischiare un rigore. Come al solito, siamo corsi tutti dall’Arbitro a protestare, a giurare che non era rigorei! A 25 anni non si può morire, qualcuno ha sbagliato e deve pagare. No, la morte non esiste, come quel rigore;nessuno di noi se n’è accorto perché quel fallo non esiste.La morte non esiste, non possiamo accettarla la morte, perchè odiamo la Vita. Ogni giorno odori di morte, odio e violenza catturano la vita, sottraendo bellezza e verità. Così nelle piazze traboccanti di proteste, così su facebook, così nelle famiglie, e nessuno si accorge di nulla. Ma Dio ci ama e ci parla: lo abbiamo visto tutti a dirci la verità, a cercare di aprirci il cuore, ma nessuno Lo ha riconosciuto. Quel rigore non lo accettiamo. E rifiutiamo la verità. Basterebbe lasciar calciare quel rigore, e sperare che un portiere possa pararlo. Dio ci ha parlato a Pasqua, ed era per donarci Suo Figlio, il Portiere che ha parato, per tutti, sulla Croce, quel rigore.Piermario lo ha visto in quegli istanti che il cuore gli si fermava nel petto; i suoi occhi sereni hanno visto quel Portiere tuffarsi e parare quel pallone assassino. Usciva dal campo per entrare nel Cielo, quelle mani invisibili lo avevano accolto e abbracciato.Ha vinto Piermario: quel Portiere ha fermato la morte vera, è risorto per lui e per tutti: lo ha salvato.                               Pubblicato il 20.04.2012 su www.alidicarta.it                                                                   e su www.scrivendo.it