30 aprile 2006... game over. E' passato un anno ma sembra ieri. Potrei dire tante cose, ma di fronte a tanta gratuita ed insensata cattiveria, a quintali di menzogne e di silenzi indisponenti e ad una così insistente ed irriverente indifferenza, preferisco tacere e lasciare la parola a Cesare Pavese e alla sua poesia. Boia chi molla, comunque.VERRA' LA MORTE E AVRA' I TUOI OCCHIVerrà la morte e avrà i tuoi occhi-questa morte che ci accompagnadal mattino alla sera, insonne,sorda, come un vecchio rimorsoo un vizio assurdo. I tuoi occhisaranno una vana parola,un grido taciuto, un silenzio.Così li vedi ogni mattinaquando su te sola ti pieghinello specchio. O cara speranza,quel giorno sapremo anche noiche sei la vita e sei il nulla.Per tutti la morte ha uno sguardo.Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.Sarà come smettere un vizio,come vedere nello specchioriemergere un viso morto,come ascoltare un labbro chiuso.Scenderemo nel gorgo muti.
VERRA' LA MORTE... 30 aprile 2006
30 aprile 2006... game over. E' passato un anno ma sembra ieri. Potrei dire tante cose, ma di fronte a tanta gratuita ed insensata cattiveria, a quintali di menzogne e di silenzi indisponenti e ad una così insistente ed irriverente indifferenza, preferisco tacere e lasciare la parola a Cesare Pavese e alla sua poesia. Boia chi molla, comunque.VERRA' LA MORTE E AVRA' I TUOI OCCHIVerrà la morte e avrà i tuoi occhi-questa morte che ci accompagnadal mattino alla sera, insonne,sorda, come un vecchio rimorsoo un vizio assurdo. I tuoi occhisaranno una vana parola,un grido taciuto, un silenzio.Così li vedi ogni mattinaquando su te sola ti pieghinello specchio. O cara speranza,quel giorno sapremo anche noiche sei la vita e sei il nulla.Per tutti la morte ha uno sguardo.Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.Sarà come smettere un vizio,come vedere nello specchioriemergere un viso morto,come ascoltare un labbro chiuso.Scenderemo nel gorgo muti.