scardanelli

L'ANGELO


 L’AngeloL’Angelo mi ha preso per manoche non era ancora buio.Di là dai veli della pioggia e della sera,la luna e il mare eranocome i riflessi cangianti del pavone.L’Angelo mi ha fatto salire di corsa le scale nere,fin qui nella mia stanza. Non avevo più fiato.Allora l’Angelo mi ha baciato sulla bocca,e io sono caduto in ginocchiodavanti alla finestra apertamentre volava una rondine scolpita dall’aria. So bene che non è eterna la poesia,ma vive insieme a noi,china su chi inventa amoree soffre amorequando rimane solo. Ieri sulla terra, tutto era importante,ma qui, ora, altro è necessario.                      Pubblicato su www.scrivendo.it il 17.06.2010 
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