Mi sono ritrovata con la mano sulla maniglia della porta dello studio di Vairano dopo un salto che Mennea , ex campione di atletica leggera ,mi avrebbe invidiato: 8 metri con tutte le curve .Veramente non le contava le curve, lui. . una telefonata ricevuta il giorno avanti mi aveva fissato un appuntamento per un massaggio tui-na ed io avevo accettato confermandoglielo per quella mattina . . . .si era presentato un po' ansimante per le scale salite con una certa velocità : grazioso , garbato,sbarbato,un metro e sessanta con le braccia alzate, un fisico delicato . . . .lo avevo fatto accomodare nel salottino per le consuete quattro chiacchiere di convenienza e per documentarmi sulla sua anamnesi e lì lo avevo lasciato- me lo ricordo benissimo - ed ero andata a preparare la stanza col materasso a terra ,quando ,girandomi, me lo sono trovato alle spalle . Senza maglione e con la camicia parzialmente sbottonata La cosa. depone male, come direbbe mia madre ,. . ..Lo faccio entrare , gli dico di prepararsi ,esco, e gli chiudo la porta della stanza sul naso . Di lì a poco busso, chiedo permesso, entro e lo trovo steso con i piedi accavallati e le braccia incrociate sotto la testa in una posa che forse avrebbe voluto significare nonchalance ma che io non riuscivo proprio a vedere così . "Il mio amico dializzato si è trovato benissimo," cinguetta, "si è talmente rilassato che quasi si addormentava". Me lo ricordo, il suo amico. Persona squisita, inguaiato come raramente mi è capitato di vedere ,come se avesse bisogno di chiedere il permesso pure per respirare, e come gioisse del fatto che ancora glielo si concedesse. "Morto prima di dentro che di fuori", avevo pensato. Poi lui . Gli avevo preso i piedi . Avevo cominciato a massaggiarglieli ,gli avevo spiegato cosa fosse il tui.-na, di come fosse importante tenere i meridiani puliti per fruire al meglio del proprio organismo, di come fosse saggio trattarlo con rispetto e senza abusi e bla, bla, bla ,quando mi sono accorta che qualcosa non quadrava, una cosa come una vèrtula, come direbbe la mia illustre genitrice , ma non riuscivo assolutamente a mettere a fuoco cosa potesse essere .Impossibile . Eppure era lì, praticamente in costume adamitico ,ed io non riuscivo a realizzare cosa ci fosse di tanto strano da provocarmi disagio .I suoi piedi erano perfetti , non un'ombra di callosità o malformazione ,perciò i meridiani dovevo passarmeli tutti. E tutti me li passai : organo di base ed organo escretore , organo di base ed organo escretore : tutti. In fila indiana , in ordine alfabetico . E tutti i punti: in ordine di importanza e di connessione. Distali e non. Di tui -na e di agopuntura ,in stile libero , a scacchiera, a sciarade. Poi capii. Capii perché senza intenzione malevola ci misi gli occhi sopra . E non lo vidi .Il mio monte di Venere è molto ma molto più alto .Dov'era? Non è cosa che si scorda a casa ma non c'era !. Ed avevo gli occhiali !. Ricominciai. Il meridiano della vescica era a posto,quello dei reni a postissimo, quello del cuore poi , non perdeva un colpo manco a fargli avere un infarto su richiesta ....ma quello, non c'era! . Il mio cervello- che di pornografico ha poco- aveva analizzato le possibili opzioni , ma il coso continuava a non esserci. I suoi occhi incontrarono i miei :"signora-comincio' - non è cosa patologica , ma non sono normodotato" Embè ?- ribattei . Si stava rilassando povero cristo, la sua schiena aveva ceduto di colpo ,non c'era un muscolo che fosse uno, in tensione . Sembrava un sacco vuoto ,la grande rivelazione doveva essergli costata parecchio . Portava pure la fede al dito . Depistaggio? La mia perfidia traboccava ,ma non mi riusciva di parlare , e non riuscivo ad ascoltarlo con empatia ...." Lo volete vedere ? " La domanda mi lascia interdetta e lui, senza aspettare risposta , si tira giù gli slip e mi fa vedere come s'è divertita la natura : dalla base alla testa svettante , in piena erezione ,-l'elastico scavalcato aveva fatto boing- ci saranno stati tre cm, dico tre centimetri e nulla più concentrati in un' escrescenza Una cimice, praticamente .Ecco come mi sono ritrovata ad emulare Mennea . Come s'è permesso ? Non è educato . Alla porta ...ho pensato che non fosse professionale scappare , ho inventato un' improbabile scampanellata della dirimpettaia per un altrettanto improbabile caffè e sono tornata. .L'esibizione non aveva sottolineato la malizia ma la rarità . Perché sei così maliziosa, cara? Perché non ho una cimice da fare.
la cimice
Mi sono ritrovata con la mano sulla maniglia della porta dello studio di Vairano dopo un salto che Mennea , ex campione di atletica leggera ,mi avrebbe invidiato: 8 metri con tutte le curve .Veramente non le contava le curve, lui. . una telefonata ricevuta il giorno avanti mi aveva fissato un appuntamento per un massaggio tui-na ed io avevo accettato confermandoglielo per quella mattina . . . .si era presentato un po' ansimante per le scale salite con una certa velocità : grazioso , garbato,sbarbato,un metro e sessanta con le braccia alzate, un fisico delicato . . . .lo avevo fatto accomodare nel salottino per le consuete quattro chiacchiere di convenienza e per documentarmi sulla sua anamnesi e lì lo avevo lasciato- me lo ricordo benissimo - ed ero andata a preparare la stanza col materasso a terra ,quando ,girandomi, me lo sono trovato alle spalle . Senza maglione e con la camicia parzialmente sbottonata La cosa. depone male, come direbbe mia madre ,. . ..Lo faccio entrare , gli dico di prepararsi ,esco, e gli chiudo la porta della stanza sul naso . Di lì a poco busso, chiedo permesso, entro e lo trovo steso con i piedi accavallati e le braccia incrociate sotto la testa in una posa che forse avrebbe voluto significare nonchalance ma che io non riuscivo proprio a vedere così . "Il mio amico dializzato si è trovato benissimo," cinguetta, "si è talmente rilassato che quasi si addormentava". Me lo ricordo, il suo amico. Persona squisita, inguaiato come raramente mi è capitato di vedere ,come se avesse bisogno di chiedere il permesso pure per respirare, e come gioisse del fatto che ancora glielo si concedesse. "Morto prima di dentro che di fuori", avevo pensato. Poi lui . Gli avevo preso i piedi . Avevo cominciato a massaggiarglieli ,gli avevo spiegato cosa fosse il tui.-na, di come fosse importante tenere i meridiani puliti per fruire al meglio del proprio organismo, di come fosse saggio trattarlo con rispetto e senza abusi e bla, bla, bla ,quando mi sono accorta che qualcosa non quadrava, una cosa come una vèrtula, come direbbe la mia illustre genitrice , ma non riuscivo assolutamente a mettere a fuoco cosa potesse essere .Impossibile . Eppure era lì, praticamente in costume adamitico ,ed io non riuscivo a realizzare cosa ci fosse di tanto strano da provocarmi disagio .I suoi piedi erano perfetti , non un'ombra di callosità o malformazione ,perciò i meridiani dovevo passarmeli tutti. E tutti me li passai : organo di base ed organo escretore , organo di base ed organo escretore : tutti. In fila indiana , in ordine alfabetico . E tutti i punti: in ordine di importanza e di connessione. Distali e non. Di tui -na e di agopuntura ,in stile libero , a scacchiera, a sciarade. Poi capii. Capii perché senza intenzione malevola ci misi gli occhi sopra . E non lo vidi .Il mio monte di Venere è molto ma molto più alto .Dov'era? Non è cosa che si scorda a casa ma non c'era !. Ed avevo gli occhiali !. Ricominciai. Il meridiano della vescica era a posto,quello dei reni a postissimo, quello del cuore poi , non perdeva un colpo manco a fargli avere un infarto su richiesta ....ma quello, non c'era! . Il mio cervello- che di pornografico ha poco- aveva analizzato le possibili opzioni , ma il coso continuava a non esserci. I suoi occhi incontrarono i miei :"signora-comincio' - non è cosa patologica , ma non sono normodotato" Embè ?- ribattei . Si stava rilassando povero cristo, la sua schiena aveva ceduto di colpo ,non c'era un muscolo che fosse uno, in tensione . Sembrava un sacco vuoto ,la grande rivelazione doveva essergli costata parecchio . Portava pure la fede al dito . Depistaggio? La mia perfidia traboccava ,ma non mi riusciva di parlare , e non riuscivo ad ascoltarlo con empatia ...." Lo volete vedere ? " La domanda mi lascia interdetta e lui, senza aspettare risposta , si tira giù gli slip e mi fa vedere come s'è divertita la natura : dalla base alla testa svettante , in piena erezione ,-l'elastico scavalcato aveva fatto boing- ci saranno stati tre cm, dico tre centimetri e nulla più concentrati in un' escrescenza Una cimice, praticamente .Ecco come mi sono ritrovata ad emulare Mennea . Come s'è permesso ? Non è educato . Alla porta ...ho pensato che non fosse professionale scappare , ho inventato un' improbabile scampanellata della dirimpettaia per un altrettanto improbabile caffè e sono tornata. .L'esibizione non aveva sottolineato la malizia ma la rarità . Perché sei così maliziosa, cara? Perché non ho una cimice da fare.