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tre e trentadue


 
 Ci sono orologi i cui meccanismi non si fermano per propri difetti di fabbrica, segnano, con le loro lancette sui quadranti, non un tempo, non un’ora…rimangono sospesi…nell’attesa di ripartire…non sono fermi…attendono che il corso del tempo ricominci a fluire nei loro meccanismi, che possano ritornare a fare il loro mestiere…e a dare agli uomini i tempi dei loro appuntamenti, dei loro incontri, dei loro impegni…dei loro sogni, delle loro speranze.Ci sono mura, vie, angoli, spicchi di cielo che sono storia per ognuno di noi…quei pezzi del nostro passato/ presente che fanno parte di noi…a cui non sappiamo rinunciare…perché sono le orme di quel cammino che è nostro…solo nostro…e dal quale siamo partiti…e attraverso il quale vogliamo giungere.C’è una città del nostro paese i cui orologi sono fermi alle tre e trentadue…da quattro interminabili anni…prima di quelle tre e trentadue quella città viveva…e la gente assieme ad essa…le sue strade, i suoi palazzi, ogni suo angolo erano…e rimangono, pezzi di storia recente ed antica…la storia spesso non ha un tempo preciso, mischia il suo percorso nel divenire, nelle migliaia di generazioni che la attraversano…si forma e si arricchisce di ogni sorriso, passo, incontro, parola di quelle persone che ne sono state attori ed attrici…Ci sono luci che hanno riempito quelle strade ora buie, le hanno attraversate, come un tempo, le hanno riempite di quei passi e di quei corpi che in quelle strade, sotto a quel cielo, tra quei palazzi vogliono continuare a vivere.Ci sono macerie che rimangono lì a ricordare i lutti, le disperazioni…c’è l’ assenza di uno Stato che di Stato non ha più nulla…c’è un mondo che non può essere cancellato con un tratto su di un foglio, che non può e non deve accettare di rinunciare alla sua storia.L’Aquila non è solo una città, un angolo del nostro paese…l’Aquila siamo noi, noi tutti…noi incapaci di rinunciare alla nostra storia, noi pronti a ricostruire, noi che non vogliamo dimenticare e vogliamo continuare…noi che pretendiamo che la vita sia più forte delle risa e dei guadagni…noi che non vogliamo solo essere ricordati…