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ESMERALDA


“Come sei bella mia Esmeralda...sei un sogno...si danzerai per me!.. io m'insinuerò tra quelle balze di gonna come ho sempre desiderato,sognando di essere una farfalla che leggera sfiora il tuo corpo sinuoso,m'inebrierei del tuo profumo di donna,e ubriaco di te mi accascerei sul tuo splendido seno”.“Quante notti insonni passati nel ricordo dei tuoi bellissimi occhi,annusando il cuscino nella vana speranza che il vento avesse adagiato lì, le gocce della tua essenza...il mio corpo stremato urlava di desiderio,la mia carne bramava di congiungersi alla tua”.“Oh... sapessi,come mi rigiravo in quel letto cercando d'ignorare la passione che infiammava le mie vene,il fuoco del mio desio per te mi divorava consumandomi lentamente”.“Tremavo al solo pensiero di poter accarezzare un giorno quella tua pelle luminosa...t'immaginavo tra le mie braccia,mentre me li stringevo addosso incrociandole nel vuoto”.“Il tuo viso mi perseguitava dovunque,anelavo ogni tuo sguardo,e mi dissetavo al suono della tua voce...tu parlavi,e io immaginavo di baciare quella bocca...guardavo le tue spalle scoperte e sognavo di sfiorarle con le labbra,e di accarezzarle delicatamente con la punta delle dita”.“Ecco,ora ti sono vicino,desidero accarezzarti...anelo ad un tuo bacio,voglio danzare insieme a te...ora posso lo so”. La prese dalla mano e se la portò vicina al suo corpo,le sue braccia le si strinsero intorno,il suo naso s'infilò dentro la folta capigliatura annusando deliziato la sua essenza.Iniziò a danzare con lei,tenendola stretta tra le braccia.“Accidenti!non pestarmi i piedi”.Alzò il viso guardandosi intorno e si trovò sola nel fiume e il pollice dolorante,lo aveva battuto ad una pietra che stava nel fondo.Chinò lo sguardo scrutando attentamente il piede,il pollice era diventato tutto rosso,si trascinò a riva e si sedette su un tronco d'albero tagliato.Una risata argentina risalì dal profondo del fiume...sorrise anche lei pensando a Quasimodo e a Esmeralda insieme.By S. QUASIMODO