Creato da riccoson il 21/04/2007

LE MIE STORIE!!

tanto per fare

 

 

una storia

Post n°1 pubblicato il 21 Aprile 2007 da riccoson

A metà mattina  di una rovente giornata di luglio la vita all'ospedale delle Tre Contee fluiva e rifluiva come le correnti della marea intorno a un'isola. Al di fuori dell'ospedale i cittadini di Burlington, in Pensilvania, sudavano con trentatrè gradi all'ombra e un'umidità del settantotto per cento. All'interno dell'ospedale faceva fresco, ma non troppo. Tra i paziente e il personale  solo le persone fortunate o influenti sfuggivano al caldo implacabile in locali ad aria condizionata.

Non c'era l'aria condizionata all'ufficio Accettazione al piano terreno e  Madge Reynolds addetta alle ammissioni, allungò la mano nel cassetto per prendere la quindicesima salvietta di carta della mattina con la quale asciugarsi il viso


continua..

 
 
 

continua...

Post n°2 pubblicato il 25 Aprile 2007 da riccoson

ora doveva pensare a sistemare altri quattro pazienti, li si poteva ricoverare quel pomeriggio stesso.

Pochi minuti prima erano stati mandati giù dalle corsie i certificati di dimissione, dai quali risultava che ventisei pazienti venivano dimessi invece dei ventiquattro che la signorina Reynolds aveva calcolato. Ciò in aggiunta alle due morti verificatesi durante la notte, significava che si potevano spuntare quattro nomi nuovi dallelenco dei ricoverandi.

In qualche punto della città in quattro case dentro e fuori Burlington, un quartetto di pazienti che aveva atteso quella chiamata con speranza o terrore poteva ora impacchettare oggetti indispensabili e affidarsi alla medicina quale veniva praticata al Tre Contee.

La signorina Reynolds aprì una cartella prese in mano il telefono e cominciò a formare il numero.

A circa cento metri di distanza la signorina Mildred, capo archivista del Tre Contee, stava correndo lungo il corridoio dietro a una preda che aveva visto allora scomparire dietro un'angolo, e sudava abbondantemente.

<< dottor Pearson! dottor Pearson!>>

Appena ebbe raggiunto l'anziano patologo titolare dell'ospedale si fermo.

il medico spostò all'angolo della bocca il grosso sigaro che stava fumando poi chiese infastidito << che c'è?>>

La piccola signorina Mildren appena un metro e cinquanta coi tacchi, prese coraggio e gli disse << bisogna firmare questi verbali d'autopsia dottore. La commissione sanitaria ne ha chiesto delle copie in più!

<<Un'altra volta. Ho fretta>> Joe Pearson era più che mai autoritario.

La signorina Mildred non si lasciò intimidire<< la prego dottore non ci vorrà che un attimo, sono tre giorni che le corro dietro.>>

Pearson cedette al malumore, appoggiò i moduli sulla scrivania, brontolando << non so neanche cosa firmo. Di che si tratta?

<<Del caso Howden, dottor Pearson.>>

<<ce nè tanti di casi, non ricordo si spazientì Pearson.

Pazientemente la signorina Mildren gli schiarì le idee << é quell'operaio  che è rimasto ucciso cadendo da un'impalcatura. I suoi datori di lavoro hanno detto che la caduta si doveva imputare a un attacco cardiaco, in quanto le misure di sicurezza escludono qualsiasi incidente>> Pearson grugnì, ma la signorina Mildred continuò il suo riassunto. Le piaceva mettere le cose in chiaro.<<L'autopsia ha dimostrato però che l'uomo aveva il cuore sano e non soffriva di alcuna disfunzione fisica, che avrebbe potuto provocare la caduta.

 
 
 

ciao

Post n°3 pubblicato il 25 Aprile 2007 da riccoson
Foto di riccoson

un caloroso saluto a tutti quelli che passeranno da quì a leggere le mie storie!

 
 
 

continua

Post n°4 pubblicato il 04 Maggio 2007 da riccoson

<<Tutto questo lo so già,>> Pearson le troncò la parola di bocca.

<<é stato un'infortunio. Dovranno dare una pensione alla vedova>>

S'aggiustò il sigaro, scarabocchiò una firma, quasi lacerando il foglio. La signorina Mildred si chiese quanti giorni furono passati dall'ultima volta che il patologo s'era spazzolato i capelli grigi e ribelli. Sotto il bianco camice da laboratorio vide un panciotto di lana fatto a mano con dei buchi che probabilmente erano stati causati da bruciature d'acidi. I pantaloni grigi senza piega  gli ricadevano sulle scarpe scalcagnate. L'aspetto esteriore di Joe Pearson era oggetto di scherno e di scandalo insieme, all'ospedale delle Tre Contee dalla morte di sua moglie avvenuta dieci anni addietro il suo abbigliamento era sistematicamente peggiorato: Ora a sessantasei anni il suo aspetto rievocava talvolta quello di un vagabondo anzichè quello di un primario di uno dei più importanti reparti dell'ospedale.

Firmò l'ultimo foglio e ficcò il fascio con gesto quasi aggressivo, tra le mani della piccola signorina Mildred <<forse adesso mi sarò concesso lavorare un po' sul serio no?>> Il suo sigaro ballanzò su e giù, scaricando la cenere che si sparpagliò in parte addosso a lui e in parte  sul lucido pavimento di linoleum.

Pearson era talmente di casa alle Tre Contee da poter ignorare i cartelli di <<vietato fumare>> affissi nei corridoi dell'ospedale. Fece un breve cenno col capo poi scomparve giù nella scaletta che portava al suo reparto nell'interrato.

continua..

 
 
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Jo.Marchstellacometa64croce_edeliziajulia974wo_land
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963