ogni estate ogni città che superi i 100mila abitanti si riempie di turisti. dopo anni di osservazione e studio applicativo ho notato dei fenomeni tanto inspiegabili quanto inquietanti.il turista prova una morbosa curiosità verso ogni singolo particolare della città che sta visitando. va in giro per ore e ore sotto il sole con 45 gradi felice di farlo vestito in un modo inguardabile, osserva attentamente tutto ciò che lo circonda cercando di coglierne i minimi particolari e prova smisurato interesse verso tutto, cercando di saperne sempre, sempre di più. quasi come se avesse dimenticato di avere un cervello fotografa tutti gli scorci, a volte anche quelli insignificanti, si informa su quale sconosciutissimo poeta pittore o musicista abbia dormito per una notte nel palazzo che gli sta davanti, e crede di aver già sentito nominare più o meno ogni via del centro, o di averla già vista. mangia nei ristoranti dove normalmente non andrebbe mai, spende cento volte quello che spenderebbe se comprasse le stesse cose che compra in un supermercato anzichè nel negozietto caratteristico dedicato ai turisti, dimentica di avere una dignità ed è disponibile anche a scattare foto a giapponesi che nella sua città generalmente non tollera..per il semplice fatto che è un turista.il turista in vacanza dimentica di essere un uomo normale, che nella sua città si veste in modo curatissimo, non uscirebbe mai di casa con più di 25 gradi e non va mai in posti senza aria condizionata, non mangia nulla -o quasi- che non sia biologico, è attento alla spesa e non conosce neanche di nome il FAMOSISSIMO poeta gioacchino chiparo e non gliene fregherebbe nulla se per caso avesse dormito nel palazzo ottocentesco a 200 metri da casa sua..non sa neanche che è ottocentesco forse.e non se ne preoccupa normalmente! però trova interessantissimo quando una guida turistica gli parla dell'affresco del campanile della chiesa del suo quartiere, e si domanda com'è che queste cose non le ha sapute prima..
..il turista..questo strano personaggio
ogni estate ogni città che superi i 100mila abitanti si riempie di turisti. dopo anni di osservazione e studio applicativo ho notato dei fenomeni tanto inspiegabili quanto inquietanti.il turista prova una morbosa curiosità verso ogni singolo particolare della città che sta visitando. va in giro per ore e ore sotto il sole con 45 gradi felice di farlo vestito in un modo inguardabile, osserva attentamente tutto ciò che lo circonda cercando di coglierne i minimi particolari e prova smisurato interesse verso tutto, cercando di saperne sempre, sempre di più. quasi come se avesse dimenticato di avere un cervello fotografa tutti gli scorci, a volte anche quelli insignificanti, si informa su quale sconosciutissimo poeta pittore o musicista abbia dormito per una notte nel palazzo che gli sta davanti, e crede di aver già sentito nominare più o meno ogni via del centro, o di averla già vista. mangia nei ristoranti dove normalmente non andrebbe mai, spende cento volte quello che spenderebbe se comprasse le stesse cose che compra in un supermercato anzichè nel negozietto caratteristico dedicato ai turisti, dimentica di avere una dignità ed è disponibile anche a scattare foto a giapponesi che nella sua città generalmente non tollera..per il semplice fatto che è un turista.il turista in vacanza dimentica di essere un uomo normale, che nella sua città si veste in modo curatissimo, non uscirebbe mai di casa con più di 25 gradi e non va mai in posti senza aria condizionata, non mangia nulla -o quasi- che non sia biologico, è attento alla spesa e non conosce neanche di nome il FAMOSISSIMO poeta gioacchino chiparo e non gliene fregherebbe nulla se per caso avesse dormito nel palazzo ottocentesco a 200 metri da casa sua..non sa neanche che è ottocentesco forse.e non se ne preoccupa normalmente! però trova interessantissimo quando una guida turistica gli parla dell'affresco del campanile della chiesa del suo quartiere, e si domanda com'è che queste cose non le ha sapute prima..