Albe e tramonti

Mamme


Tra poco e' la festa della mamma. Da mamma vorrei di piu' che le poche ore che posso passare con mio figlio divisa tra faccende domestiche e commissioni. Sono una mamma che lavora e questo non fa di me una donna speciale, ma una delle tante, questo si'.Siamo quelle che andiamo via la mattina all'alba, piano piano per non svegliare i piccoli che dormono, quelle che a pranzo vaghiamo in pausa chiedendoci con chi sara' nostro figlio, cosa mangera' nostro figlio, con chi imparera' a camminare il nostro bimbo, e a chi regalera' i primi sorrisi e i primi capricci di bambino che sta diventando uomo.Siamo quelle che alle nove crollano dal sonno perche' dobbiamo dividerci in mille e fare di piu' perche' non possiamo permetterci l'aiuto di nessuno in casa. Quelle che cucinano e lavano, e stirano con i piccoli aggrappati alla gamba, o in braccio perche' il marito torna ancor piu' tardi.Siamo quelle che si addormentano prima loro dei figli perche' non possono distrarsi neppure un attimo sul divano con un quotidiano o sui social. Quelle che appunto scrivono in pausa pranzo perche' quell'ora deve bastare per mangiare, per farsi ogni tanto i capelli, per fare la spesa, la banca, la posta, le commissioni, anche del lavoro a volte.Ci sono momenti in cui la solitudine ci distrugge, e le parole pesano come sassi perche' lo sappiamo anche noi che la casa non e' perfetta, che i piccoli la sera sono stanchi e reclamano attenzioni, ma di piu' non riusciamo a fare. Attimi in cui non vorremmo regali ma solo qualche abbraccio in piu' da parte di chi ci sta vicino e spesso ci condanna per non essere perfette.Oggi le nuvole velano il mio cielo di mamma. Il vento brucia sul mio cuore dolorante, l'eco delle parole rimbomba, sono mamma, e ho rinunciato a tanto per esserlo e diventarlo, e sto rinunciando ancora, ma non e' questo che mi pesa, piuttosto la solitudine, il distacco, la freddezza di chi vede e non ha neppure il cuore di dirmi, semplicemente: Nessuno e' perfetto, ma ce la puoi fare.