Albe e tramonti

Buon Natale


Siamo davvero vicini al Natale. E forse non siamo mai stati cosi' lontani dallo spirito natalizio piu' profondo.Troppo di tutto, poco di niente. Sedersi a tavola e ai tempi della crisi alzarsi con la nausea. Per il cibo? No per i telefonini, i tablet, per i social.Facciamo una prova fatti gli auguri il 24, il giorno di Natale spegniamo tutto ed accendiamo testa e cuore.La testa per fare discorsi sensati con le persone che abbiamo accanto la mattina scartando i regali, a tavola pranzando e cenando, a letto mentre ci addormentiamo.Il cuore per vedere la luce bianca dello sguardo dei bambini, la luce fioca del sospiro affannato della bisnonna, la luce grade dell'amore di mamma e papa', la luce rossa dello sguardo di due innamorati.Sono stanca e stufa di avere attorno gente che prima manda le mail e poi ti guarda negli occhi. Stanca e stufa di dover guardare la gente che stacca appena gli occhi dallo schermo per abbozzarti un sorriso. Stanca e schifata dall'ennesimo "mi piace".No non mi piace piu'. Mi e' piaciuto finche' il tutto aveva un minimo di senso, e si limitava a certi spazi ben definiti nel tempo, ora l'invasione personale dei miei spazi privati, famigliari la vorrei tutelare.Ed e' questo il regalo vorrei per voi, un abbraccio fatto di braccia, un sorriso dai denti bianchi, uno sguardo commosso di lacrime, e forse una parola detta di persona.Ai tempi dei social mi trovo a dirvi che non c'e' nulla di piu' antisociale della tecnologia se poi non si ha la forza, la voglia di incontrare davvero chi si ha vicino. Non sono magari tradimenti fisici, ma sicuramente mentali, e ne usciamo tutti piu' poveri di idee, di speranze, di contatto.Voglio quindi alla fine semplicemente regalarvi un abbraccio, magari non mio, magari quello di vostro figlio stasera al vostro rientro, o di vostro marito, o dei vostri genitori anziani.