Del 2016 avrei voluto ricordare il caldo arrivato di colpo anche quassu' in Piemonte fino a toccare quasi 34 gradi all'ombra, e forse anche il maggio giugno piu' piovoso di sempre mentre covavo la voglia di vacanza.Non avrei mai pensato di arrivare a vedere da un lato un incidente tra treni dove hanno trovato la morte tante persone che si sono affidate ciecamente ad un pubblico servizio e soprattutto le notizie successive al disastro di tentativi di insabbiamento delle prove e alterazione dei registri.Subito dopo la notizia atroce di Nizza, attacco vile ad un giorno di festa, nel buio della notte, colti alle spalle uomini e donne che stavano tranquillamente, in pace, con il naso per aria a gustarsi i fuochi d'artificio, insieme, senza colore ne' religione. Tutti uguali, e tutti cosi' ugualmente falciati dalla pazzia e cattiveria di un uomo solo.Morti insieme vecchi e bambini, cattolici e islamici, uomini e donne, civili. Di questo tempo inumano posso capire tutto, ma non mi arrendero' mai nel cercare il significato delle parole liberta' e giustizia.Rinuncio ad un pezzo di me, perche' non riesco ad essere insofferente e mi sono tenuta gli occhi lucidi per giorni e li ho ancora, non voglio farmi una foto su quella via, e non voglio la giustificazione del semplicistico errore umano, quelle persone erano reali, fisicamente reali, e meritano tutta la giustizia che possiamo dare.Nel dolore condivido il pianto delle famiglie e mi chiedo dove abbiamo sbagliato, e dove continuiamo a sbagliare: un errore di fondo deve esserci, va trovato, scovato e risolto, perche' va bene che "chi non ha paura di morire, muore una volta sola", ma quella volta sola deve anche avere un minimo di senso.Un abbraccio di cuore, vi sono vicina.
Le città nel fuoco
Del 2016 avrei voluto ricordare il caldo arrivato di colpo anche quassu' in Piemonte fino a toccare quasi 34 gradi all'ombra, e forse anche il maggio giugno piu' piovoso di sempre mentre covavo la voglia di vacanza.Non avrei mai pensato di arrivare a vedere da un lato un incidente tra treni dove hanno trovato la morte tante persone che si sono affidate ciecamente ad un pubblico servizio e soprattutto le notizie successive al disastro di tentativi di insabbiamento delle prove e alterazione dei registri.Subito dopo la notizia atroce di Nizza, attacco vile ad un giorno di festa, nel buio della notte, colti alle spalle uomini e donne che stavano tranquillamente, in pace, con il naso per aria a gustarsi i fuochi d'artificio, insieme, senza colore ne' religione. Tutti uguali, e tutti cosi' ugualmente falciati dalla pazzia e cattiveria di un uomo solo.Morti insieme vecchi e bambini, cattolici e islamici, uomini e donne, civili. Di questo tempo inumano posso capire tutto, ma non mi arrendero' mai nel cercare il significato delle parole liberta' e giustizia.Rinuncio ad un pezzo di me, perche' non riesco ad essere insofferente e mi sono tenuta gli occhi lucidi per giorni e li ho ancora, non voglio farmi una foto su quella via, e non voglio la giustificazione del semplicistico errore umano, quelle persone erano reali, fisicamente reali, e meritano tutta la giustizia che possiamo dare.Nel dolore condivido il pianto delle famiglie e mi chiedo dove abbiamo sbagliato, e dove continuiamo a sbagliare: un errore di fondo deve esserci, va trovato, scovato e risolto, perche' va bene che "chi non ha paura di morire, muore una volta sola", ma quella volta sola deve anche avere un minimo di senso.Un abbraccio di cuore, vi sono vicina.