Albe e tramonti

PROSPETTIVE


 Questi mesi di isolamento forzato forse ci hanno segnato piu' di quanto noi stessi al momento immaginiamo.Alcuni di noi vedono complotti, altri senza motivo scendono in piazza a fare a botte, altri si mettono in fila pazienti per il vaccino, altri semplicemente non sono piu' tra noi.E' stata una guerra silenziosa, senza proiettili, senza rumore assordante di bombe. La guerra dove abbiamo nascosto i bimbi in casa, dove abbiamo messo l'armatura per andare al lavoro, dove pur non volendo ci siamo fermati e smarriti.I gesti semplici che ricordavamo come importanti li abbiamo dovuti mettere da parte.- Dai il bacino alla nonna... - mi diceva mia mamma. - Per carita', hai la classe in quarantena, la nonna la senti al telefono - ho dovuto dire a mio figlio.Nel profondo pero' vorrei trovassimo quella parte di noi che ci spingeva ad essere ottimisti. Molti di noi si sono ammalati e sono stati bene comunque perche' sono guariti, altri, come me, hanno perso persone care.Non so se sapro' essere ancora quella di prima, e non so quando accadra', ma devo provarci, lo devo a mio figlio che e' stato piu' paziente e bravo di me a portare la mascherina a scuola e mentre giocava per qualche istante nel prato con i suoi amichetti dopo il lock down.E' inutile che facciate finta di non voler vedere, non e' cambiato niente, ma allo stesso tempo e' cambiato tutto in pochi mesi. Ci va un atto di responsabilita' , e si', lo chiedo proprio a tutti voi, perche' un prato e fatto da milioni di fili d'erba, e viene tagliato e cresce piu' bello, e viene flagellato dal temporale, ma poi si alza e cerca il cielo piu' forte.Non mi stanchero' mai di pensare che la gente normale puo' fare un mondo piu' accogliente e piu' bello, e ci si puo' certo fermare a pensare, anzi si deve, ma ad un certo punto, occorre prendere le proprie cose, farsi forza e tentare di volare.Buon martedi'