S_CAROGNE

Dalla prima lettera di Santa Sara ai caldei


Viaggiare senza Anonimo tutto ad un tratto è diventato, diciamo, impegnativo. (I disadattati sono asociali per definizione, ma tendono ad organizzarsi tra loro in tribù  che durano nel tempo).Dopo un weekend devastante trascorso sul lago di Como (non con Clooney bensì con un orribile meticcio raccattato in un momento di depressione alcolica) Sara torna all’ovile con qualche anno in più. Il compleanno è stato festeggiato sull’autostrada con una prelibata cena a base di glutammato e maionese, consumata insieme ad un collega in un silenzio costipato a causa del comportamento illecito del meticcio di cui sopra.Ovviamente (e qui non c’è bisogno di una laurea in psicologia per intuirlo) qualsiasi evento influisce sul riposo notturno perciò quella cara amica chiamata insonnia torna a farsi benedire: con l’età avrei dovuto imparare a gestire il mio lato emotivo ma evidentemente non è (solo) un lato.Un temporale epico rallegra la nottata tanto che il mattino successivo il giardino di casa_1971presenta l'aspetto di una palude della Louisiana. Sulla porta Sara viene accessoriata di una decina di impronte canine che fungono da amuleto per l’imminente riunione di Dipartimento in programma di lì a poco.Tutto questo possiamo, volendo, considerarlo quotidiano. Di qui il delirio. Ore 9.00La Sara-mobile decide di esalare il suo ultimo respiro a circa 8 maledetti chilometri di distanza dall’Università. Sotto un uragano. Sara, che in passato ha sostituito gomme, aggiustato motorini di avviamento e spurgato pompe del diesel cerca di farla ripartire. Inutilmente. Ore 9.30Sara si arrende e decide di chiamare un taxi (in fondo mancano ben 30 minuti all’inizio della fatidica riunione in cui si deciderà parte del suo futuro lavorativo) ma scopre di averlo lasciato a casa. Ore 9.40Sara decide di raggiungere il posto di lavoro a piedi.Ore 9.43Sara capisce che non ce la farà mai perciò opta per l’autostop. Sulla tangenziale di Bari, sotto un diluvio biblico, e con questo ho detto tutto. Ore 9.52Sara si siede sul guardrail in lacrime.Ore 9.54Un pony express, ugualmente infradiciato, si ferma commosso a prestarle soccorso. Ore 10.30Deo concedente Sara giunge in Dipartimento con soli 30 minuti di ritardo dove ad attenderla trova una decina di professori furenti.  E’ talmente bagnata da suscitare l’ira della addetta alle pulizie. Ha le mani glassate da grasso di motore e il giubbotto strappato. Si siede al suo posto, inforca gli occhiali e le cade una lente. Se non le venisse da piangere sarebbe tutto molto divertente. PostillaIl pony express ha voluto seguirmi per tutta la giornata. Diciamo come un metereologo farebbe con un tornado. E meno male visto che l’aperitivo in facoltà deve aver sortito un effetto indesiderato visto che ho vomitato nell'aiuola di fronte all'Elettrauto Nicola, sotto lo sguardo ammirato degli alcolisti presenti.La giornata si è felicemente conclusa pestando una bella merda (probabilmente di elefante) con le ballerine Chanel in camoscio appena comprate per consolarmi dell’ultimo compleanno.Quando ho aperto la finestra stamattina, l’ho dovuta richiudere al volo per evitare tentazioni. Per ora va bene così. I dettagli li vediamo in futuro. Sempre che ci sia, un futuro.