S_CAROGNE

Sottovoce


Tante sanno che: svegliarsi alle 6 e andare a dormire alle 24 significa perdere ben sei ore di attività (sognare è uno svago che poche ormai possono concedersi), implica il costante allungarsi della lista di cose da fare e l’inevitabile aumento dell’ansia da prestazione. Non mi riferisco solo a quella sessuale. Se sei una persona normale (piacevole, ma non strafiga; agiata, ma non ricca; impegnata, ma non combattente) devi trovare nelle sole 18 ore disponibili il tempo per:la cura del corpo (dal parrucchiere al cardiologo soffermandoti ampiamente sui peli superflui e sulle scuse da trovare per giustificare l’ennesima assenza al corso di step) la cura della casa (dagli spaghetti al cambio degli armadi passando per ‘sto cazzo di calcare)la cura del marito (dai calzini sporchi al sesso sveglia resistendo al momento in cui lui, povera stella, è stanco e deluso dalla vita, spesso perché ha perso l’Inter) la cura dei figli (dalla A alla Z ivi compresi gli ideogrammi cinesi)la cura delle relazioni (dalla vicina di casa all’amica messicana soffermandosi bestemmiando sulla suocera e saltuariamente sulla moglie del capo) la cura dell’informazione (dalle ricette di Nonna Papera alla connessione internet per la casa, ovviamente con un libro sotto braccio sia mentre allatti che mentre aspetti alla cassa)la cura del lavoro extra moenia (dalle stranezze del capo a quelle dei colleghi scansando il mobbing e gli sguardi arrapati). Nessun essere pene-munito vi rivolgerà mai un complimento, per la verità neppure un empatico forzato sorriso benevolo, insinuando anzi che le unghie laccate siano sinonimo di abbondante tempo libero (si noti che quelle non laccate lo sono, secondo le stesse fonti, di istigazione al tradimento).  Qualche amichevole consiglio:cercate di convincere le vostre occhiaie a non essere così esibizioniste, promettendo se necessario un imminente ritocchinoper essere inattaccabili indossate qualcosa di semplicelegante con la disinvoltura di chi lo fa ogni giorno (l’ideale è essere Bianca Berlinguer), sfoggiate una piega della sera prima e un trucco leggero leggero, quasi naturaleper evitare che il Grande Puffo di turno inizi con la pippa dell’orologio biologico cercate di essere come Angeline Jolie, ma se potete più discretenon cadete nella trappola che vi tendono le amiche casalinghe con le loro frasi “beata te che esci di casa per andare a lavorare, cosa dovrei dire io che sto tutto il giorno in casa?”; urlando metterete in evidenza le piccole rughe di espressione che rendono ormai più saggio il vostro visofesta di bambini: per sopravvivere alla noia durante il pietoso momento dell’apertura dei doni del festeggiato  pensate: “le altre mamme hanno borse che io non avrò mai, almeno mi apro un blog”.