“Matrimoni, bugie e appuntamenti” vorrebbe essere una satira dell’alta società newyorkese. Tra madri snob, baby sitter di lusso e bambini viziati si intrecciano le disavventure delle sorelle Marsh: Claire, fresca divorziata con tanto di figlioletta a carico e MiMi, single all’affannosa ricerca dell’uomo giusto.Il richiamo alle sorelle March dei bei tempi andati risulta evidente già dalle prime pagine, nonostante i personaggi non abbiano nemmeno un quarto della caratura di quelli creati dalla defunta Alcott. La sfortunata Claire è costretta a trovarsi un lavoro dopo la fine del suo matrimonio (sventura, ahimè, comune ai più), nonostante il suo unico desiderio sembri essere quello di accudire sua figlia. Sola contro tutti, unici riferimenti i suoi genitori (due allegri rintronati che passano la loro vita cucinando e scrivendo poesie illeggibili) e la sorella maggiore MiMi (che guarda caso un lavoro lo ha ma purtroppo le manca l’uomo), la nostra eroina si fa avanti battagliera tenendo per mano la piccola Zoe (età anagrafica 6 anni, età effettiva 22 anni ma con grave ritardo mentale). L’happy end è intuibile già da pagina 30 perciò solo i lettori più caparbi vanno avanti per le restanti 300 pagine.Casomai questo fosse un romanzo autobiografico si comprende facilmente perché la zuccherosa Claire sia stata piantata dal marito per una donna più vecchia che pesa una cinquantina di chili e ha una pelle che luccica come un adesivo fluorescente esposto a raggi ultravioletti. Il libro costa, se non erro, 13 euro. Nel caso in cui abbiate tale somma da buttare al vento (ma anche meno, per carità) qui sotto troverete ABI e CAB della pezzente scrivente.Grazie
RECENSIONI Matrimoni, bugie e appuntamenti di L. Carroll
“Matrimoni, bugie e appuntamenti” vorrebbe essere una satira dell’alta società newyorkese. Tra madri snob, baby sitter di lusso e bambini viziati si intrecciano le disavventure delle sorelle Marsh: Claire, fresca divorziata con tanto di figlioletta a carico e MiMi, single all’affannosa ricerca dell’uomo giusto.Il richiamo alle sorelle March dei bei tempi andati risulta evidente già dalle prime pagine, nonostante i personaggi non abbiano nemmeno un quarto della caratura di quelli creati dalla defunta Alcott. La sfortunata Claire è costretta a trovarsi un lavoro dopo la fine del suo matrimonio (sventura, ahimè, comune ai più), nonostante il suo unico desiderio sembri essere quello di accudire sua figlia. Sola contro tutti, unici riferimenti i suoi genitori (due allegri rintronati che passano la loro vita cucinando e scrivendo poesie illeggibili) e la sorella maggiore MiMi (che guarda caso un lavoro lo ha ma purtroppo le manca l’uomo), la nostra eroina si fa avanti battagliera tenendo per mano la piccola Zoe (età anagrafica 6 anni, età effettiva 22 anni ma con grave ritardo mentale). L’happy end è intuibile già da pagina 30 perciò solo i lettori più caparbi vanno avanti per le restanti 300 pagine.Casomai questo fosse un romanzo autobiografico si comprende facilmente perché la zuccherosa Claire sia stata piantata dal marito per una donna più vecchia che pesa una cinquantina di chili e ha una pelle che luccica come un adesivo fluorescente esposto a raggi ultravioletti. Il libro costa, se non erro, 13 euro. Nel caso in cui abbiate tale somma da buttare al vento (ma anche meno, per carità) qui sotto troverete ABI e CAB della pezzente scrivente.Grazie