S_CAROGNE

CHERNOBYL


Se fino ad oggi avete creduto che Chernobyl fosse situata nell'Ucraina centro-settentrionale, nella provincia di Kiev, signori miei, vi siete sbagliati di grosso.Se fino ad oggi avete pensato che l’Ilva fosse solo uno dei più grossi poli metallurgici del sud, signori miei, siete un po’ ingenui.Dopo un esimio passato denso di leggi fantasma, controlli inesistenti e bollettini di una guerra sporca che annovera centinaia di incidenti sul lavoro, all’Ilva va giustamente  conferito il primato nella produzione di diossina in Italia.E che è ‘sta roba, vi starete chiedendo…Nulla di preoccupante, tranquilli, è solo un variegato gruppo di composti chimici ritenuti altamente cancerogeni che esplicano il loro effetto mortifero anche a livelli di accumulo molto bassi (traduzione: basta poco perché vi ritroviate in una gelida sala d’aspetto a salmodiare con le mani giunte).Ma, ATTENZIONE, serie e provate ricerche in merito, finanziate dagli stessi Enti chiamati in causa (una su tutti: la multinazionale chimica Monsanto) hanno accertato che la diossina non può essere considerata un cancerogeno completo esplicando con certezza la sola attività di promotore tumorale.Ma queste, voi mi direte, sono solo parole al vento: servono fatti, non pugnette e poi la lettura di cose che non ci riguardano notoriamente stanca. Ed infatti è per questo che piuttosto che continuare a scrivere la solita tiritera sulla conta annuale dei martiri da lavoro e da contaminazione preferisco invitarvi a cena.Siate miei ospiti, suvvia.Per antipasto cozze al vibrione (depurate, si intende, e direttamente provenienti dal lebbrosario sito nel porto di Taranto), a seguire un prelibato spaghettino vongole e mercurio, mozzarella alla diossina (una squisitezza) e cefalo femmina senza pinne (concedetemi di menzionare la celebre proprietaria di uno dei ristoranti più rinomati della zona che ora grazie alla vostra voglia di pesce gira in Porche) con contorno di verdure grigliate al copertone e sorcio in agrodolce (direttamente dai rigogliosi scoli fognari dell’adiacente quartiere Montemesola).Il dolce, se avete ancora qualche cellula non cancerogena in corpo, siete invitati ad andarlo a prendere a Brindisi (polo petrolchimico) affinché il vostro oncologo di fiducia si diletti ad individuare più di un tumore dal nome improbabile prima di darvi la bella notizia.