S_CAROGNE

Non è Francesca


Fateci caso: in pochi vi chiedono come state e sono interessati alla risposta. Chi vi conosce ha già una precisa idea sul vostro conto. Se per qualcuno siete allegri, o forti, o puntuali, e improvvisamente vi rivelate malinconici, fragili o inaffidabili, pensano che sia una fase, che passerà, che è giusto che torniate ad essere sovrapponibili all’idea che hanno di voi. Non sono concessi evoluzioni, piccoli o grandi cambiamenti, pause di riflessione. Altrimenti sarete tacciati di stress o di follia, e andrete nel girone degli al più meritevoli di compassione e scrollatine del capo. Anche in amore si sa che siamo l’anima gemella di qualcuno quando questi pensa a noi come al doppio che si agita nella sua testa. Quando guardandoci attraverso il suo specchio siamo come ci vuole vedere. Ma attraverso gli specchi screziati siamo molto altro ancora, esseri deboli o maledetti a seconda del tempo, delle stagioni, dei nostri e dei suoi doppi che liberi si muovono nell’anima, dei ricordi che affiorano piano, sapientemente sbiaditi dalle ore, del dolore che non si è sopito, che non ricordiamo chi ci ha inflitto, dei volti che abbiamo incontrato, amato o voluto amare, lasciando alla sua anima gemella, quella nuda, senza sovrastrutture,  solo il posto per un rimpianto.