S_CAROGNE

Vincenzo io ti ammazzerò


 Vatti a fidare degli amici. Mi correggo. Vatti a fidare di Sara. Mi propone il blog, per evitare di cadere nella trappola adduco svariate motivazioni, tra le quali “il mio computer fa schifo, è lentissimo” e lei prontamente mi dice “ottimo, così mentre aspetti che si apra una finestra hai il tempo per pensare a un post”. E io, con occhi imploranti (ma eravamo al telefono e forse non li ha visti) le dico “Sara, ho famiglia, ho un lavoro, ho una vita piatta, cosa vuoi che scriva?” E lei, comprensiva come l’orco di Pollicino, mi dice “ecco, perfetto, scrivi questo”. Pur cercando di eseguire gli ordini, confidavo in una maggiore democrazia, ma pare che io debba espiare a lungo il mio viaggio in Croazia. E così mi ha comunicato telefonicamente che io, gentili e a tratti affezionati lettori, dovrò intrattenervi per qualche giorno. Poco le importa che il fato abbia voluto che tali giorni coincidano con il mio periodo lavorativamente parlando più intenso degli ultimi tre anni, il tutto condito da problematiche familiari tipiche di una mamma (Sara pensa che i figli richiedano più o meno le attenzioni di un pvt, anzi, se glielo permettessi, metterebbe i bimbi a smistarle la posta). Conto quindi sulla vostra cortese collaborazione: fino a lunedì visitate numerosi la nostra pagina, lasciate un commento qualunque (vi sto dando io il permesso), anche sul vestito della vostra collega d’ufficio o sull’ultima giornata di campionato. Fingete interesse, insomma. Abbiate l’entusiasmo con cui si descrive l’uso del filo interdentale. Ma non disertate il blog: quella serpe mi ricatta.