S_CAROGNE

Come le dita di una mano - Reprise


Pollice: Verso nel mio caso. Ognuno ha gli amici che si merita ma i parenti no, quelli si ereditano. Sarebbe stato bello essere nata piccola fiammiferaia per poi sbocciare come una rigogliosa magnolia all’epoca della fioritura ma io, ahimè, ho seguito il percorso inverso pur vivendo tra surreali ed oniriche stranezze fin dalla nascita: credo sia lo scotto da pagare per essere nata in una famiglia anti-MulinoBianco. Indice: Abbandonati gli impedimenti della razionalità a 14 anni divento compagna di banco di Erba: mentre lei colleziona 9 e 10 in ambito scolastico, io mi diletto a cambiare quotidianamente colore dei capelli ostentando con snobismo intellettuale lerci anfibi militari e l’unico 7 della mia poco gloriosa carriera, quello in condotta. Medio: Dito spocchiosamente esibito fino ai 30 anni in occasione di eventi ufficiali, discussioni con datori di lavori saltuari e fidanzati occasionali, usato anche per dilatare e deformare lo spazio prospettico sociale alla maniera di Dalì, espulso dall'accademia di Madrid per aver dichiarato incompetente la commissione esaminatrice (ehm, scusate un attimo, certe volte il mio strabordante io esagera più del consentito… lo prendo un attimo a calci in culo e torno subito). Anulare: Dito notoriamente riservato al posizionamento di un anellino circolare sinonimo di matrimonio. Ah ah ah, divertente… Mignolo: Fanalino di coda, poeticamente detto quel che resta di un uomo. O di una donna. A cosa mi riferisco? Ma sto parlando del blog, naturalmente… quella cosa informe che Erba ha accettato di creare insieme a me solo perché formalmente ricattata. “Dalla mia più tenera età, una freccia di dolore si è piantata nel mio cuore. Finché vi rimane, sono ironico, se la si strappa, muoio" (S. Kierkegaard). E adesso la palla (nel senso metaforico e non del termine) viene lanciata ad Insolente e Binxus…