S_CAROGNE

Caffè nero bollente


Che bello prendere il caffè. La mattina, appena svegli, coccoliamo il cucchiaino girandolo mille volte nella tazzina e pensando “cazzo, era solo un sogno” oppure “chi sono, che giorno è?”. Ci attendono poi almeno due ore, tre nei casi più gravi, di nulla. Dovremo cavarcela da soli, senza avere una tazzina o un bicchierino tra le mani. Finalmente qualcuno ci proporrà di prendere un caffè. E potremo concentrarci sul cucchiaino, assaporando la scura bevanda. Nella pausa caffè ci sentiamo importanti, onnipotenti, e progettiamo cose che nell'intimità del nostro ufficio non ci sogneremmo mai di fare. Telefonata. Una vostra amica ha un problema e vi propone di parlarne davanti a una tazza di caffè. Con i tempi che corrono è sempre il caso di avere un testimone. Fissate l'appuntamento per il pomeriggio. Lo prenderete dopo aver preso quello dopo pranzo. Perché “altrimenti non mi sembra di aver mangiato”. Logico, non fa una piega. Il caffè che vi ha proposto l'amica voleva essere sinonimo di confidenze dette velocemente senza che l'organizzazione della giornata andasse a puttane. Un caffè non è impegnativo, e non si rifiuta a nessuno (tranne che agli sconosciuti in pvt). Vi immaginate se ogni volta che si desidera parlare a quattrocchi con qualcuno si dovesse andare fuori a cena? Un caffè veloce. Anche se poi, inevitabilmente, si incontrano al bar, scelto con attenzione per evitare interruzioni, persone altrettanto impegnate in confidenze da caffè e alla ricerca di una qualche forma di intimità. Sono passate quasi due ore, ma gli argomenti non si sono esauriti con la magica pozione. Arriva un sms. Un collega, che probabilmente ci pensa al lavoro in qualche stanza dei bottoni, propone un caffè al volo. Tornate al lavoro strisciando alle pareti per mimetizzarvi con una macchinetta del caffè in disuso. Accettate di buon grado l'invito del vostro collega, perché altrimenti potrebbe pensare che ce l'avete con lui o gli state tendendo una trappola. Si parla di lavoro, è quasi come lavorare, no? Mentre accendete la sigaretta di rito e vi accingete ad attraversare per tornare (ehm) al lavoro, passa in auto un amico che non vedete da un po' e vi propone velocemente, prima che scatti il verde, un caffè calmo per l'indomani.