S_CAROGNE

Due ragazze


E: buongiorno Sara!S: #@*|\***##!!E: cazzo! Non posti neppure oggi! Che faccio oggi? Scrivo la ricetta della torta di mele? Dove cazzo sei?S: ti invio una recensione, fai tu, e non rompermi i coglioni!E: eh sì, pure! Ma ti sembra il caso di postare una recensione di lunedì, con la pioggia? Quelli stanno ancora smaltendo il racconto!S: senti, avvisali che la do via a quello che lascia più commentiE: ah, allora va bene. (erba) RECENSIONI: DUE RAGAZZE di Perihan Magden Dedali di inchiostro nei cui meandri inevitabilmente ci si perde, tra un infinito numero di combinazioni e collàges personali suscitati da una narrazione calda che sottende una solitudine senza spiragli.Behiye è un’adolescente ribelle, intelligente e profonda, Handan è ingenua, semplice, remissiva e si accontenta del suo stile di vita.Tra le due amiche-amanti, ognuna allo stesso tempo dentro e fuori una realtà suburbana turca, il punto di vista adottato è quello di Behiye, adeguato perciò alla fragilità di una adolescente in jeans e chador.In bilico su una scrittura appassionata scandita da ritmi inusuali, questo romanzo è soprattutto la storia di un sentimento che nasce tra una Behiye rabbiosa e angosciata e una Handan, bellissima ora quanto sua madre lo era una volta.La lettura scorre veloce perché sussurrata ma lo stile intenso e drammatico  porterebbe a gridare di aspettative deluse e abbandoni che non lasciano scampo.Giovani, giovanissime le due protagoniste esistono solo perché destinate ad incontrarsi, trafitte da un amore che irrompe  per unire le loro reciproche diversità e dare sollievo a tutto quello che si portano dentro.Le due sagome si stagliano sullo sfondo della vita delle rispettive madri ormai alle soglie della vecchiaia, quando il quadretto della gioventù si chiude su uomini sbagliati per non riaprirsi mai più.Nell’immaginario erotico un amore lesbo-adolescenziale tra la propria tradizione e l’influenza occidentale può rappresentare qualcosa di più del proprio tallone d’Achille personale. E chi ha problemi col genere umano sa cosa intendo.Ma Perihan Magden guida con perizia le due identità, l’una necessaria all’altra, alla ricerca della loro luminosa e personale felicità,  rendendole il perfetto contraltare di un modo di amare che rimane, a dispetto di qualsiasi stereotipo, decisamente unico.Dal punto di vista femminile che indegnamente rappresento, apprezzo in particolar modo forme di scrittura pericolosamente vicine all’emozione totalitaria dell’amore, quello, per intenderci, che dura finché permane la forza di non volgersi indietro.In compenso, vivendo tra i disadattati, mi intendo di disturbi bipolari e riconosco una Behiye un po’ troppo ubriaca per pretendere di arrivare indenne alla fine del romanzo che resta comunque intimo e commovente.Il giusto memento ad un sentimento, quello del “Ti salverai”, che frattura un’armonia borghese apparente, tutta fondata, ipocritamente, sulla normalità e la tranquillità e che scompagina il lettore puritano, sconcertato dalla sensazione di ritrovarsi troppo nelle vite delle due.Da comprare e da regalare, non necessariamente alle donne.