S_CAROGNE

San Paolo


E’ precisamente il santo a cui dovete votarvi se per caso avete scelto Bari come meta delle vostre vacanze e non volete perdere l’occasione di vivere una esperienza carina e stimolante andandovene in giro nei graziosi vicoli del Quartiere (amichevolmente ribattezzato CEP dagli oriundi).Fra le grida del mercato e i bambini scalmanati potete apprezzare i “kitemmurt” tipici del dialetto locale, ammirare i pregevoli palazzi diroccati, apprezzare allegre comitive di topi in trasferta dal canalone e gustare scene di vita in diretta, quale la devastazione a scopo intimidatorio di una giostra per bambini (tralasciamo per un attimo la noiosa retorica degli spazi  per l’infanzia negati) e beghe di quartiere per questioni campanilistiche, magistralmente interpretate tra le sedie disposte ad anfiteatro sul marciapiede. Nel caso in cui vi doveste imbattere in una donna (è un eufemismo) di circa 120m kg e alta meno di un metro e cinquanta che gastemi con astio l’anima dei vostri avi remoti e prossimi, ricordate che potrebbe essere una appartenente al clan Montani, una delle garbate famigliole sanguinarie che hanno infestato la comunità barese per generazioni, perciò evitate di rispondere, fosse anche garbatamente, ai  premurosi insulti che ha rivolto all’indirizzo della vostra gentile persona.Inoltre, se vorrete gustarvi il tour senza privarvi della gioia di indossare oro e/o orologi preziosi e muniti di una fotocamera digitale, potrete essere oggetto delle simpatiche e amorevoli attenzioni di prestanti giovanotti su un vespino senza targa che vi trascineranno sull’asfalto rovente senza che abbiate il tempo di emettere un sussulto.In tal caso vi tornerà improvvisamente alla mente la poetica del Montale e la sua indimenticabile invettiva sulla realtà contemporanea e avrete aggiunto un tocco poetico al vostro squisito meriggio barese.Trascorrerete quindi quel che resta del giorno in una anonima e desolata stazione dei Carabinieri dove un addetto, appartenente all’Ordine degli Annoiati, vi accompagnerà in bagno a lavarvi il braccio escoriato.Quando con aria smarrita vi guarderete in giro cercando la vostra auto (non la troverete perché non ci sarà più) vi accorgerete che un autoctono del Quartiere vi starà fissando astioso dai pressi di un cumulo di monnezza sollevando un braccio.Ma attenti: la mano alzata da queste parti non è un saluto. E’ un avvertimento.