S_CAROGNE

Home Sweet Home


Come vi ho già detto qualche post fa, onde evitare che il tetto mi pericoli sulla testa sono stata costretta ad effettuare una serie di piccole ma indispensabili migliorie architettoniche (l’ultima volta che Erba è venuta a trovarmi le è caduta la porta addosso).La ristrutturazione della mia casetta di marzapane è stata quindi affidata ad una stravagante impresa simil-edile. La squadra risulta egregiamente composta da: Congus immancabilmente in procinto di bestemmiare, intento a rimpiangere i bei tempi in cui ancora non aveva avuto il dispiacere di conoscermi;Jay, l’ex-tossico tramutatosi in muratore di lungo corso, provvisto di malta, cazzuola e stecca di Muratti; Jeghe, un giovane disadattato raccattato qualche sera fa mentre errava meditabondo sul marciapiede di fronte al mio portone e subito reclutato ad infimo costo.Sara_1971, munita di blocchetto assegni sempre più esiguo.I due disadattati manovali arrivano nel primo pomeriggio indossando cenci variopinti, io li raggiungo provvista di gallette e di una bottiglia d’acqua (non sono tirchia, uno ha l’epatite e l’altro è zeppo di tranquillanti: vi sembra il caso di offrire bevande alcoliche in questa situazione?) e Congus ci raggiunge appena possibile per dirigere i lavori.Jeghe trascina sacchi e conduce perigliosamente carriole con il sorriso sbilenco dello squilibrato stampato in viso, Jay si sforza di apparire esperto in scienze della pitturazione (mi scalda il cuore vederlo cambiare colore ogni 5 minuti), Congus propone innovazioni che meriterebbero un montaggio con accompagnamento musicale salvo rivelarsi subito dopo deliri architettonici che neanche Renzo Piano sotto effetto di un acido sarebbe mai riuscito a concepire.Io ogni tanto alzo lo sguardo e osservo con apprensione uno dei numerosi vicini dritti sui rispettivi balconi intenti ad osservare con concentrazione lo spettacolo di una versione moderna dell’armata Brancaleone.In sintesi siamo un nuovo esperimento sociale tipo Isola dei Famosi.Quando c’è necessità di un acquisto si riunisce la Giunta che oculatamente cerca di far fronte alla mancanza di fondi nel miglior possibile (non c’è una grande scelta: ad oggi l’unica soluzione sembra quella di firmare l’ennesima cambiale).Visto che piangere e maledire i propri copponi può inviare un messaggio leggermente negativo alla truppa è invece preferibile, appena la propria presenza si rende superflua, venire ad infestare il blog con post come questo.A conti fatti dovrebbe essere tutto finito tra un mesetto, data in cui mi ritroverò finalmente intestataria di tutto e proprietaria di nulla, visto il numero esorbitante di pagamenti rateizzabili che finirò di pagare assai dopo l’uscita dal carcere per buona condotta dei coniugi Romano. Ecco. C’è l’ironia della sorte. E poi c’è la mia vita.